“Ridisegnare la legge sul servizio civile entro la fine del 2009, anno in cui riusciremo ancora a garantire la presenza di 20/30.000 volontari”, questo in sintesi il messaggio di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, intervenuto al convegno “Ripensare il servizio civile nazionale: nuovi modelli di gestione e finanziamento” che si è tenuto il 26 novembre nell’ambito della VII edizione di RisorseComuni.
“L’evoluzione del servizio civile in questi sette anni di applicazione della normativa è tale che richiede un ripensamento dell’impianto legislativo anche alla luce di recenti sentenze della Corte Costituzionale in cui si ribadiva il concetto da applicare al servizio civile: difesa della patria non armata. Questo concetto” ha sottolineato Giovanardi, “conferma la dimensione nazionale del servizio, contro il proliferare di leggi regionali che istituiscono propri servizi civili, spesso lontani dai concetti di base che all’epoca ci hanno ispirato la normativa, e contro la crescita di progetti speciali che si rivelano troppe volte una sorta di tappabuchi delle esigenze degli enti locali. Regioni ed enti locali devono partecipare sostenendo anche economicamente il servizio e soprattutto devono costituire con il governo e tutti i soggetti interessati, prime fra tutte le associazioni di volontariato il tavolo di discussione per riscrivere entro il 31 dicembre 2009 la legge sul servizio civile”.
Il sottosegretario Giovanardi ha tuttavia sottolineato l’esperienza positiva del servizio civile in questi anni. “Nonostante le criticità che abbiamo via via evidenziato e a cui intendiamo dare soluzione, l’impianto si è rivelato più che buono, tanto che il sistema italiano è stato copiato in molti Paesi europei”.