È stata pubblicata online la seconda parte della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit curata da NATIVA, in collaborazione con Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit. Per scoprire i risultati vi invitiamo a leggere il documento a questo link. La condivisione di questo documento gioca un ruolo molto importante in quanto sottolinea gli «impegni che le imprese hanno volontariamente preso nei confronti delle proprie persone e delle comunità, dell’ambiente naturale e di quello imprenditoriale in cui sono inserite». In questo contesto, anche AnciLab, che l'anno scorso è diventata Società Benefit, si associa alla mission, dimostrando un grande impegno verso l’adozione di pratiche sostenibili.
Gli highlights del Report
Se nella prima parte della Ricerca il focus era quello di indagare l’evoluzione economico-patrimoniale delle Società Benefit, confrontandole con quelle di altre aziende tradizionali, la seconda punta a scoprire le finalità specifiche di beneficio comune. L’analisi prende come punti di riferimento 3.619 Società Benefit iscritte fino al 31/12/2023 (registrando un aumento del 37,8% rispetto all’anno precedente) e individua, all’interno dei relativi statuti, ben 18.618 obiettivi specifici di beneficio comune. Tra gli highlights rintracciati:
- Il 32,5% delle finalità di beneficio comune ha come focus la comunità locale e il territorio.
- Oltre la metà degli impegni (51,9%) si concentra sul sociale, a seguire l’ambiente e la governance.
- 8 Società Benefit su 10 hanno indicato almeno una finalità materiale secondo gli standard SASB, dimostrando consapevolezza su quali siano i fattori critici globali per aumentare l’impatto positivo nel proprio settore. ll dato aumenta al crescere della dimensione aziendale.
Fonte: Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2024
(Martina Pappalardo)