Si torna a parlare di Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), o acidi perfluoroalchilici, ovvero composti chimici usati nell’industria per la produzione di tantissimi prodotti (imballaggi, pentole antiaderenti, indumenti idrorepellenti ecc.) per le loro caratteristiche idrorepellenti e oleorepellenti.
Altroconsumo ha condotto un’analisi sull’acqua potabile di 38 fontanelle pubbliche ubicate nei centri storici di 34 città italiane alla ricerca di queste sostanze, che, ricorda Altroconsumo, “nel corso del tempo si accumulano nell’ambiente in quanto sono estremamente persistenti, penetrando nel terreno e nelle acque sotterranee” e così possono entrare nella catena alimentare e inquinare l’acqua potabile.
In Lombardia sono state analizzate le fontanelle a Milano, Monza, Bergamo, Brescia e Pavia. Nelle città è stato effettuato un solo prelievo di acqua, a parte Milano dove, come a Torino, Roma e Napoli) l’acqua è stata prelevata da due fontanelle situate in zone diverse.
In tutto sono state cercate 30 sostanze perfluoroalchiliche in ogni campione prelevato. I campioni sono stati raccolti tra il 16 giugno e il 4 luglio 2024.
“I risultati sono rassicuranti” dicono i ricercatori di Altroconsumo: “nell’acqua che abbiamo prelevato i Pfas sono assenti. Poiché la metodica di analisi utilizzata dal nostro laboratorio è quella ufficiale prevista dalla legge, possiamo affermare che tutti i campioni analizzati non solo rispettano il limite di legge per le acque potabili, ma addirittura non manifestano neanche le più basse quantità di Pfas, rilevabili con gli strumenti di analisi”.
Va ricordato, tuttavia, come sottolineano i ricercatori, che dal 6 marzo 2023, un decreto legge (n. 18 del 23 febbraio 2023) ha introdotto nuove regole per migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto in Italia, aggiornando i parametri di sicurezza delle acque potabili che sono stati utilizzati fino a ora. La normativa, che per quanto riguarda i Pfas entrerà in vigore a pieno regime nel 2026, impone parametri microbiologici e chimici più rigorosi di quelli attuali: in particolare, si è ingrandito l’elenco delle sostanze chimiche da ricercare (ed eventualmente da depurare) e ora comprende anche i Pfas.
Qui la mappa delle fontanelle analizzate.
(Foto vedovella di Milano: fonte Regione Lombardia)
(SM)