Con l’estate torna il problema della siccità. Tuttavia la scarsità o la mancanza di acqua non è un problema meramente stagionale. Cambiamento climatico, consumo di suolo, inquinamento, dispersioni della rete idrica e altro ancora incidono sulla disponibilità e la tutela di questa preziosa risorsa. Non a caso l’acqua trova nell’ Agenda 2030 un suo capitolo speciale, il goal 6: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua.
Di questo compito sono spesso investiti i Comuni attraverso le Società di gestione dei sistemi e servizi idrici.
È fondamentale, dunque, contrastare lo spreco d’acqua potabile, ottimizzando l’utilizzo, dove possibile, di acque non destinate al consumo umano. Ed è quanto prevede il protocollo di durata quinquennale tra il Comune di Monza e Brianzacque, ATO e Provincia di Monza e Brianza, approvato negli scorsi giorni dalla Giunta Comunale.
In particolare, il protocollo ha lo scopo di incentivare e implementare lo sfruttamento di riserve idriche non potabili – che si tratti di acque opportunamente trattate provenienti dallo scarico del depuratore di San Rocco o da pozzi che pescano acqua non adatta al consumo umano - per l’irrigazione delle aree verdi comunali e per il lavaggio delle strade così da ridurre il consumo di acqua potabile. Obiettivo dell’accordo è inoltre la progressiva deimpemeabilizzazione del territorio e la realizzazione di infrastrutture verdi per la gestione delle acque meteoriche.
Il protocollo si inserisce in un più ampio contesto di sforzi per la lotta allo spreco dell’acqua e al riscaldamento globale: il comune di Monza è già impegnato quale capofila di un progetto allargato denominato “Monza & CO – Green and blu transition” per la definizione entro fine 2024 di una strategia di transizione climatica finalizzata ad attivare azioni di contrasto al cambiamento climatico insieme con il Comune di Bellusco, il Consorzio Reggia di Monza, il Parco Regionale Valle del Lambro, ERSAF, Legambiente.
Il Comune, con questo protocollo, si impegna a promuovere sistemi alternativi per la riduzione di sprechi di acqua potabile, per il lavaggio strade e per l’irrigazione del Verde pubblico, coinvolgendo i Gestori del Servizio di igiene Urbana e di Gestione del Verde. Per ottenere ciò, il Comune attuerà azioni di riduzione delle aree impermeabili in occasione di rifacimenti di strade e piazze e promuoverà una campagna informativa in collaborazione con gli altri firmatari dell’accordo per accelerare il processo di sensibilizzazione di tutti i cittadini della città in merito allo spreco dell’acqua. La Provincia si impegna, in qualità di autorità competente per le procedure di autorizzazioni di pozzi, ad attuare un procedimento pilota che coinvolga tutti i soggetti firmatari. BrianzAcque, con il supporto dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia (ATO), procederà a ipotizzare la collocazione, e quindi la realizzazione di nuovi pozzi, in aree strategiche sul territorio del comune di Monza che non vengano utilizzati per il consumo di acqua potabile così da valutarne l’utilizzo per altri usi. Inoltre, elaborerà un “progetto di fattibilità tecnico economica finalizzato all’appalto integrato” per il rifacimento di una piazza di Monza, volto ad aumentarne la resilienza agli eventi meteorici estremi attraverso aree di gestione delle acque piovane. La scelta verrà effettuata attraverso un concorso di idee che coinvolga l’ordine degli architetti.
"Scopo del protocollo”, osserva l’Assessore all’Ambiente Giada Turato, “è evitare lo spreco delle risorse idriche, ottimizzando la rete d’acqua potabile in città e sfruttando al meglio quella non potabile, come ulteriore passo nella lotta al cambiamento climatico. Nell’intervento che coinvolge Piazza Garibaldi, inoltre, verranno implementati sistemi di drenaggio urbano sostenibile (SuDS), l’ultima risposta concreta di BrianzAcque nella lotta agli impatti negativi del riscaldamento globale”.
(SM)