Università di Milano e AnciLab, nell’ambito del progetto MAYBE “Moving into Adulthood in uncertain times: Youth Beliefs, future Expectations, and life choices between changing social values and local policy initiatives”, propongono un ciclo di laboratori rivolti ai policy maker/policy designer. I laboratori avranno un taglio fortemente interattivo e un duplice obiettivo: favorire la trasferibilità dei risultati della ricerca nelle politiche locali e promuovere il confronto tra gli attori del territorio impegnati nelle politiche giovanili.
MAYBE è un progetto di durata triennale finanziato da Fondazione Cariplo (Bando Ricerca sociale e umanistica 2021) nel 2022 e coordinato da Simona Guglielmi (Università di Milano).
Essere giovani in Lombardia
Il progetto MAYBE si concentra sulla Lombardia e sulla fascia di popolazione giovanile, tra i 17 e i 25 anni, che è stata definita con il termine “adulti emergenti” (Arnett, 2000). Si tratta di una componente della popolazione giovanile alle prese con alcune scelte (ad esempio, di studio e/o lavoro) cruciali per l’ingresso nel mondo adulto.
Il campione di 2775 studenti, intervistato durante l’ultimo anno di scuola superiore (metà nel 2023 e metà nel 2024), ha delle idee piuttosto chiare sui tempi “ideali” per uscire dalla casa dei genitori (a circa 22 anni), iniziare una convivenza (a circa 24 anni), avere il primo figlio (a circa 28 anni per gli uomini, un po’ meno per le donne).
Appare evidente che queste tempistiche, che raccontano di un desiderio di autonomia e consapevolezza delle tappe che rendono adulti, sono del tutto disallineate con la condizione oggettiva dei giovani lombardi. Basti pensare che la quota di giovani lombardi di 18-34 anni, celibi e nubili, che vivono in famiglia con almeno un genitore è pari al 64% della popolazione giovanile di riferimento e che l’età media delle madri al primo figlio è pari a 32,6 anni.
Dai giovani alle politiche giovanili: sfide e opportunità
Gli studi dimostrano che vivere in un contesto attento alle esigenze dei giovani può contribuire a dare slancio alle traiettorie individuali, riducendo le disuguaglianze sociali legate all’origine familiare. Per questo motivo, una fase del progetto MAYBE è stata dedicata alla realizzazione di cinque studi di caso a livello comunale, anche sulla spinta del rinnovato interesse per le questioni legate alle politiche giovanili poste dalla Legge Regionale del 31 marzo 2022. In totale sono state condotte 35 interviste in profondità ad attori coinvolti a vario titolo in iniziative di policy nei Comuni di Bergamo, Cinisello Balsamo, Cremona, Desio e Varese (17 a policy maker/designer e 18 a giovani tra i 15 e i 27 anni).
Il Comune di Cinisello Balsamo, assieme con altri attori del territorio, progetta e implementa molteplici attività e servizi a favore dei giovani. Oltre ai tradizionali Servizio Civile e DoteComune, l’Ufficio Europa - Agenzia Eurodesk offre iniziative di ispirazione europea, investendo sull'educazione non formale. Degni di nota i progetti Ideas in Common, Europe in Common, BASE - Be Active Shape Europe, Co(YOUTH) Working, Easy Museum, e il Corpo Europeo di Solidarietà. Dalla proficua collaborazione tra il Comune ed enti privati e/o del Terzo Settore sono anche nati Hob-Out, Makers Lab, e Cofò.
A Cremona il principale ente a sostegno dell'empowerment giovanile è l’Informagiovani - i cui servizi spaziano dall’Informascuola all’Informalavoro, dal Servizio Civile alla mobilità internazionale. In collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore vengono regolarmente proposti workshop e corsi volti a supportare l’entrata nel mondo del lavoro dei più giovani.
Anche a Bergamo l'Informagiovani continua a fornire servizi di aiuto e orientamento, proponendo iniziative come Bergamo Orienta e Percorsi Intelligenti. Grazie al Forum dei giovani e del lavoro (svoltosi nel 2019) si è dato l’avvio a nuovi progetti e attività: tra questi Place Me Now! (suddiviso in tre grandi iniziative: Radar Place Me Now!, Digital Place Me Now e Lab Place Me Now!), cui è seguito Set Me Now! - una versione aggiornata del precedente. Non mancano all’appello progetti creativi, concorsi musicali, iniziative di cittadinanza attiva e di volontariato.
Notevole attenzione alla popolazione giovane è data anche dalle autorità locali di Varese, impegnate in progetti e attività organizzate in concerto con scuole, organizzazioni del Terzo Settore e aziende del territorio. Quanto a orientamento nel mondo del lavoro e universitario, l'Informagiovani (attualmente operativo solo da remoto) resta un caposaldo e, oltre ai consueti Servizio Civile e DoteComune, progetti di auto-imprenditorialità sono stati implementati con successo. Al fine di favorire ulteriormente i giovani, il comune ha allestito - presso la biblioteca civica - una sala studio autogestita dai giovani stessi (attualmente in ristrutturazione).
Diversamente dai precedenti, Desio esternalizza le Politiche Giovanili affidandone la gestione a HUB Desio Giovani, una struttura controllata dal Comune ma gestita dalla cooperativa EX.it. Molteplici e innovativi sono i progetti e le attività sviluppate e particolarmente degno di nota è il progetto Young Service Designers che, adottando un approccio pratico e coinvolgente, realizza sia attività formative che scambi culturali in partenariato con Paesi europei (tra cui Grecia, Slovacchia, Polonia, Germania e Finlandia).
Cosa abbiamo imparato?
Le priorità delle politiche giovanili stanno cambiando, in quanto non solo devono rispondere alla preoccupazione di "inserire" i giovani nella società, ma anche di fornire loro una adeguata “cassetta degli attrezzi” in modo che possano partecipare attivamente alla vita delle comunità cui appartengono.
Dagli studi di caso del progetto MAYBE sono emersi due principali approcci messi in campo dalle amministrazioni comunali:
- integrazione: mira a integrare vari settori e stakeholder coinvolti nelle politiche giovanili, come l'istruzione, l'occupazione, la salute e il tempo libero. L'obiettivo è affrontare in modo olistico le sfide che i giovani affrontano, fornendo una risposta coordinata e sinergica;
- partecipazione: valorizza e crea le condizioni per la partecipazione attiva dei giovani stessi nella formulazione e attuazione delle politiche che li riguardano.
Si tratta di approcci dinamici, che spesso coesistono e acquisiscono una diversa salienza in base a fattori non del tutto prevedibili, quali le opportunità di finanziamento, il coinvolgimento di esperti, le peculiarità degli attori coinvolti e, non da ultimo, le specificità socio-economiche e demografiche del territorio.
(Simona Guglielmi, Arianna Piacentini, Giuliana Parente, Tullia Maria Galanti)