Nelle due Giornate Europee del Patrimonio saranno organizzate visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie sul tema: “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”. Inoltre, sabato 24 sono previste aperture straordinarie serali nei musei statali con ingresso al costo simbolico di 1,00 euro (info sul sito del Ministero della Cultura).
Numerosi gli eventi organizzati quest’anno finalizzati al riconoscimento del patrimonio comune europeo e alla necessità di conservarlo per le generazioni future. In particolare, considerata l’importanza degli edifici storici nel preservare le identità locali, gli eventi di quest’anno si concentrano sulla tutela, conservazione e restauro di tali edifici, inquadrando queste attività nel contesto di uno sviluppo urbano sostenibile sotto i profili sociali e ambientali.
In tal senso, un gruppo di 50 esperti provenienti da 25 Stati membri dell’UE e da Svizzera, Norvegia e Islanda, ha studiato l’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale e raccolto esempi di buone pratiche per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale europeo. Il gruppo ha elaborato ad aprile di quest’anno, la relazione Rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici. Il punto di incontro tra il Green Deal europeo e il patrimonio culturale. Sulla base delle conclusioni raggiunte, la relazione formula una serie di raccomandazioni chiave per i responsabili politici, volte a contribuire a rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici.
Oltre a una serie di doveri in capo alla Commissione europea, le raccomandazioni si indirizzano alle autorità nazionali, regionali e locali. In particolare:
- le amministrazioni a livello nazionale/regionale e locale devono includere il patrimonio culturale in tutte le azioni e i piani volti alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici. Le azioni intraprese devono integrare pienamente le questioni relative alla cultura e al patrimonio culturale nella sostenibilità ambientale e nel processo decisionale sul clima sia a livello nazionale/regionale/locale che internazionale;
- le autorità nazionali e regionali devono sviluppare capacità e competenze multidisciplinari per garantire la salvaguardia del patrimonio culturale contro i cambiamenti climatici attraverso l'istruzione, la formazione e il miglioramento delle competenze a tutti i livelli. La Commissione, attraverso pertinenti programmi finanziati dall'UE, potrebbe sostenere queste iniziative;
- le autorità nazionali devono riconoscere l'importanza della ricerca come motore indispensabile per far avanzare il settore dei beni culturali. Oltre ai programmi finanziati dall'UE, i governi devono avviare programmi di ricerca a livello nazionale per migliorare la condivisione delle conoscenze e la cooperazione tra esperti del patrimonio culturale e del clima e creare meccanismi di raccolta e analisi dei dati, sviluppando strumenti, infrastrutture, buone pratiche e strategie;
- i governi e le istituzioni a livello nazionale/regionale e locale devono incoraggiare gli investimenti e incentivare la tutela del patrimonio culturale contro i cambiamenti climatici attraverso politiche monetarie e fiscali;
- i ministeri e le amministrazioni degli Stati membri e dei paesi associati e gli enti locali e regionali deve garantire la cooperazione a tutti i livelli di governance e negli ambiti politici pertinenti, in particolare negli organi di pianificazione, tra i responsabili delle azioni sui cambiamenti climatici e i responsabili del patrimonio culturale.
(SM)