SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
NOVITA'

Il Cinema in bicicletta: riscoprire il territorio su due ruote con un libro

23 Maggio 2022
 

Uscirà nella prima settimana di giugno l'interessante volume "Il Cinema in bicicletta", di Gabriel Garcìa Pavesi, per Gagio Edizioni che in sette capitoli e nove itinerari tematici in bicicletta, raccoglie aneddoti e curiosità sui film girati in Lombardia, a ogni latitudine. Alcuni capitoli sono interamente dedicati alle città di Crema, Cremona e Pizzighettone e poi Bergamo, Brescia, Treviglio, Lodi, Mantova, Pavia…. Abbiamo chiesto all'autore di raccontarci come è nata l'idea del libro e quali sono le storie più curiose con cui è venuto in contatto durante il processo di scrittura.


"L'idea di scrivere un libro dedicato al rapporto tra Lombardia e cinema è nata durante l'organizzazione di una serie di rassegne cinematografiche, tra il 2016 e il 2018, e con l'apertura - grazie al supporto di Lombardia Film Commission - di uno sportello dedicato alla raccolta di manifestazioni di interesse da parte di registi e sceneggiatori per la possibilità di girare proprio sul nostro territorio. Qui si è presentato un giorno nientemeno che...Luca Guadagnino, che si apprestava a dare inizio alla produzione di Chiamami con il tuo nome ed era alla ricerca di materiale scenografico e di supporto per la gestione delle location e in generale della produzione. Il resto, è storia: il grande successo internazionale e la trasformazione in un vero e proprio film di culto per il pubblico italiano. Con tutti i benefici che questo ha comportato per il territorio e per l'indotto che ha generato".


Immagino che dietro il libro ci sia un lungo lavoro di ricerca. Come si è svolto?
"Sono abituato a osservare il mondo con uno sguardo curioso e indagatore, avendo un background da documentarista. In questo caso, ho avuto anche la fortuna di poter accedere ad archivi e pubblicazioni giornalistiche dell'epoca di uscita dei film, che mi hanno permesso di approfondire l'impatto che l'arrivo della troupe, il contatto con gli abitanti, ecc...hanno avuto sul tessuto sociale. Non dobbiamo dimenticare che spesso decine di professionisti, con un carico di attrezzature e supporti curiosi, sono arrivati a "stravolgere" la vita di piccole località per diverse settimane, se non mesi. E questo ha generato una serie di storie molto interessanti. E poi ho cercato di capire come portare il lettore attraverso itinerari naturalistici interessanti, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma di indagine del rapporto del cinema con il territorio. Infine, un contributo determinante è arrivato dalle interviste con registi e produttori, da Marco Tullio Giordana a Luca Guadagnino, da Mirko Locatelli a Davide Ferrario".


Nei capitoli ci sono aneddoti, curiosità e anche itinerari su due ruote...
"L'idea è condividere con il lettore - attraverso la narrazione e con la voce dei protagonisti, dagli addetti ai lavori ai cittadini coinvolti nelle riprese del film - un modo inedito e molto ricco dal punto di vista culturale di vivere e spesso scoprire la propria Regione. Le due ruote sono un modo sostenibile e totalmente immersivo di indagare come il cinema ha saputo cogliere l'essenza dei luoghi e la storia di alcuni spazi, spesso dimenticati. E mi piace in modo particolare il fatto che attraverso il libro si possa ricostruire la storia di un luogo e anche come una produzione cinematografica ha influito sulle persone che ci vivono: ogni tappa  - sono 9 in totale gli itinerari - ha i suoi film e ogni film ha le sue fermate, in un gioco strutturato su più livelli. Un grande supporto è determinato dalle fotografie che ho firmato insieme a Gianluca Degli Innocenti e Sara Di Patrizi, Luigi Boschi e Giancarlo Gambardelli.
 

Vogliamo ricordare almeno alcuni dei film che hai citato? Il resto, lo lasciamo alla scoperta del lettore!
"Andiamo da pellicole come L’incantevole nemica di Claudio Gora, a Chiamami col tuo nome di Guadagnino, passando per Ladyhawke, con Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer che si sono ritrovati a girare delle scene nel piccolo paese di Soncino".

(Valeria Volponi - photo credits @GagioEdizioni)

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