SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
IDEE

Per i musei di Valtellina una svolta in chiave familiare

21 Settembre 2021
 

Rendere i musei dei luoghi vivi, in cui tornare più volte, creare legami, vivere esperienze, imparare. In chiave pienamente “Family & kids Friendly”, ovvero  in ascolto di esigenze ed aspettative delle famiglie con bambini, anche molto piccoli. Con questo obiettivo la Direzione regionale Musei Lombardia aderisce al progetto Nati con la Cultura, presentato il 25 settembre a Palazzo Besta (Teglio), gioiello rinascimentale della Valtellina, per le Giornate Europee del Patrimonio.


Ingresso gratis per mamme e bambini
Il progetto ha come obiettivo creare, sin dalla nascita, un legame con il Palazzo e i suoi contenuti destinato a durare. Grazie al Passaporto Culturale i genitori di  bambini nati nel territorio valtellinese potranno entrare gratuitamente al museo con i loro piccoli per tutto il primo anno di vita. Avviato nel 2014 da Fondazione medicina a Misura di Donna in collaborazione con l’Ospedale sant’Anna a Torino, Nati con la Cultura nasce dalla ferma convinzione che l'arte può trasformarsi in una potente risorsa di benessere, rigenerazione e potenziamento creativo per tutti gli esseri umani, già dai primi anni di vita. Per questo nasce il Passaporto Culturale: un documento che l’ospedale consegna alla famiglia dopo la nascita e che consente la partecipazione libera del nucleo familiare nel primo anno di vita del bambino presso i musei aderenti.

Un progetto in espansione, prima tappa la ValCamonica
In questi anni – in collaborazione con Fondazione Medicina a Misura di Donna - la Direzione regionale ha lavorato per sviluppare il progetto nei musei statali della Lombardia. “Non solo Palazzo Besta, dunque. A breve il progetto sarà attivo anche in Valle Camonica: nel Museo della Preistoria della Valle Camonica, a Capo di Ponte, e nel Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno. E nei prossimi anni vogliamo espanderlo ancora” dice Emanuela Daffra, Direttore Regionale Musei della Lombardia. “Non si tratta solo di un atto simbolico, sia pure molto forte, ma è una dichiarazione di intenti e delinea azioni concrete: la cultura è un diritto necessario e va proposta secondo modi, tempi, spazi e azioni adeguati alle diverse fasi della vita. Per questo si stringono alleanze, si organizzano attività, si arredano spazi”. (VV)

 

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