SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA - TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
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Italia e Comunità Energetiche: una mappa aggiornata

14 Luglio 2021
 

Sul sito Lumi4Innovation, a firma di Andrea Balocchi, è stata pubblicata una mappa che inquadra lo sviluppo delle Comunità energetiche in Italia. Lo studio è frutto della collaborazione tra RSE – Ricerca sul Sistema Energetico e LUISS Business School e localizza la diffusione delle realtà nate secondo le indicazioni della Legge 8/2020 con l'obiettivo di mettere in luce lo stato dell’arte e favorire lo sviluppo di queste realtà, fornendo allo stesso tempo al legislatore e all’Autorità di regolazione un quadro quanto più chiaro possibile per rendere efficaci gli strumenti di incentivazione e l’iter di accreditamento di queste iniziative.

Comunità energetiche e sviluppo in Italia
La mappatura delle comunità energetiche in Italia da parte di RSE è l’esito di un piano di lavoro triennale, avviato nel 2019 e che si concluderà quest’anno. Al suo interno, innanzitutto i soggetti che possono svolgere un ruolo significativo per la nascita delle stesse: gli enti pubblici, le associazioni ambientaliste, le realtà industriali e le utility.
E poi ci sono le comunità energetiche vere e proprie, su cui è bene fare una precisazione: mancano ancora alcuni passaggi dal punto di vista legislativo, in particolare il pieno recepimento della Direttiva RED II, così pure quello della direttiva 2019/944 (cosiddetta Direttiva IEM).
Alcune delle realtà mappate non sono ancora tecnicamente approvate né ufficializzate, ma hanno avviato l’iter di accreditamento. Altre stanno facendo riflessioni approfondite in attesa del recepimento complessivo. Andrà compreso se potrebbe avere senso dare lo status di Comunità di Energia a quelle realtà già avviate da anni, come per esempio le cooperative elettriche storiche o altri soggetti che operano in campo energetico senza la prevalente finalità di lucro.


Diffusione legata alla presenza di soggetti investitori
Una prima indicazione è che la diffusione è ubiqua: da Nord a Sud Italia ne compaiono. In qualche caso si tratta di iniziative sponsorizzate dal Comune, in altre da soggetti privati: in quest’ultimo caso prevalgono le aree dove vi sono più possibilità economiche a investire. Nel primo invece sorgono CER in ogni parte d’Italia. Nel caso di coinvolgimento diretto di enti pubblici, c’è la possibilità di sostegno per i Comuni grazie ai contributi della Norma Fraccaro, che destina 500 milioni come sostegno a progetti di efficienza energetica e di sviluppo territoriale sostenibile.
Tutto dipende dalla volontà o meno di cittadini (e di PMI) di partecipare, farsi carico di una parte delle spese e beneficiare dei vantaggi di avviare Comunità Energetica Rinnovabile.

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