Si chiude, tra luci e ombre, Cop26, la conferenza internazionale di Glasgow sul clima. Da un lato, ci sono alcuni punti fermi su cui i leader mondiali sono riusciti a trovare un accordo, ma dall'altro ci sono altrettanti timori e temi rimasti aperti: tanto che il premier britannico Boris Johnson ha chiuso il summit con questa frase: "C'è ancora molta strada da fare. Sono cautamente ottimista, ma niente entusiasmi".
Stop alla deforestazione e meno 30% di emissioni
In primo piano ci sono due grandi impegni: il primo, per fermare le deforestazioni entro il 2030, il secondo vede più di 100 nazioni che hanno promesso di ridurre del 30% le emissioni di metano entro la fine di questo decennio.Per fermare la distruzione delle foreste è sul piatto un impegno di quasi 18 miliardi di euro di fondi pubblici e privati per recuperare le foreste danneggiate. Per l’intesa sul metano c'è in particolare l'impegno di Joe Biden, che ha affermato "taglieremo la metà delle emissioni di metano nel mondo". Un rapporto appena pubblicato di Global Carbon Project racconta che le emissioni globali di carbonio stanno tornando al livello record visto prima della pandemia di coronavirus, dopo aver subito durante il lockdown una riduzione del 5,4% e quel che è peggio, la combustione di combustibili fossili è aumentata più rapidamente del previsto nel 2021. La quota della Cina, in particolare, è in crescita a quasi un terzo del totale. (VV)