Impianti chiusi sino al 6 gennaio. E la neve che, quasi come una beffa, inizia a cadere copiosamente sin da inizio dicembre su tutto l'arco alpino. E allora che si fa? Ancora una volta, l'emergenza Covid-19 pizzica il senso di resilienza di cittadini e operatori di settore che, pur con tutte le lamentele del caso - "perchè i centri commerciali sì e le seggiovie no?" - si rimboccano le maniche e propongono alternative.
Tornano bob, slittini e ciaspole
Sarà l'inverno degli sport alternativi, quindi. Il momento di rispolverare dal garage quel vecchio bob e quello slittino un po' malconcio che non si usava da anni. A meno di decidere di passare allo sci di fondo, attività che può essere svolta anche in solitaria, lungo percorsi per lo più poco frequentati. O di mettere i polpacci alla prova con le ciaspole, godendosi lo spettacolo della natura pur nella consapevolezza che al termine del percorso non ci si potrà concedere una cioccolata calda nei rifugi, rigorosamente chiusi. O ancora, di darsi allo scialpinismo. Qualche albergatore sta già cominciando a organizzarsi, dalla Val Seriana all'alta Valle Camonica, con pacchetti per famiglie e con offerte per gli sci club che avranno invece la possibilità di scendere sulle piste dal 19 dicembre. E anche le proloco confermano un aumento delle richieste per percorsi per bambini, piste da bob e slittino e anelli di fondo. (VV)