SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
ALLARMI

Le città a due volti che raccontano un'Italia sempre più povera

14 Dicembre 2020
 

E' un'Italia a due facce, quella che si prepara al primo Natale con l'emergenza Covid. Dalle città principali come Milano, Roma e Torino arrivano le immagini della ressa nelle vie del centro per la corsa ai regali tanto che anche nelle regioni, come la Lombardia, appena passate in zona gialla, a un solo giorno dall'allentamento delle restrizioni si torna a parlare di chiusura totale per scongiurare la terza ondata. Come se la seconda fosse stata mai, davvero superata.

Ma gli assembramenti e le file sono anche altrove. E crescono, esponenzialmente. Sono fuori dai centri Caritas che offrono un pasto a chi non può permetterselo, ma anche davanti all'Opera San Francesco, ai centri gestiti da Pane Quotidiano. Fotografie sconcertanti, uguali da Nord a Sud, di una povertà che ormai non conosce classe sociale e storie personali: in mezzo ci sono sempre più persone vittime della pandemia e della crisi che ha portato con sè, madri di famiglia che non arrivano a fare la spesa, uomini di mezza età che non riescono più a trovare lavoro.


Empori solidali per un sostegno temporaneo
L'occasione per fare il punto sulla situazione è l'inaugurazione del decimo emporio solidale Caritas a Rho (Mi), con l'annuncio che altri due apriranno entro due mesi. Si tratta di strutture rivolte, in maniera prioritaria ai nuclei familiari, residenti e non, in condizione di reale difficoltà e disagio familiare, lavorativo, economico e/o sociale, per un periodo di tempo stabilito, sufficiente a renderli più autonomi e integrati. Un metodo alternativo alla distribuzione del “pacco viveri”, che permette alle famiglie attraverso una tessera punti di accedere al supermercato solidale e effettuare la spesa. «Da ottobre a oggi, il numero delle famiglie clienti è aumentato del 45%, salendo da 2.115 a 3.025. Questi minimarket sfamano oggi 10.139 persone», spiegano i responsabili. Oltre che a Rho gli Empori della Solidarietà sono presenti a Milano nei quartieri di Niguarda, Lambrate e Barona, a Varese e Saronno (Va), a Molteno (Lc) Cesano Boscone (Mi) Garbagnate Milanese (Mi) San Giuliano Milanese (Mi).
Il Corriere della Sera cita anche i numeri di Fondazione Fratelli di San Francesco: oltre ai 300 utenti della mensa dei poveri, sia pranzo che a cena, la Fondazione distribuisce circa 200 pacchi alimentari al mese. Erano 150 solo qualche mese fa. E Natale si stima che potranno esserci fino a 600 persone a mensa. Sono invece oltre 3.500 le persone che ogni giorno si mettono in fila davanti alle sedi dell'associazione Pane Quotidiano, nessuna sovvenzione pubblica e per fortuna, per ora, la capacità di soddisfare tutte le richieste grazie alle donazioni dei privati. (VV)

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