SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
Covid-19

Sarà un Natale in lockdown

1 Dicembre 2020
 

Alla fine ha vinto la linea dura: a Natale l’Italia torna in lockdown. Colpa degli assembramenti registrati nei primi giorni libertà ma colpa, soprattutto, dei numeri dei contagi e dei decessi che calano, ma troppo debolmente. La paura - o la quasi certezza, a seconda della prospettiva che si decide di adottare - è che i cenoni e i veglioni rappresentino il veicolo principale per una nuova ondata, potenzialmente più rapida e fuori controllo di quelle vissute sinora. Vediamo allora cosa aspettarci.
 

Dieci giorni in zona rossa e 4 in zona arancione
Sono 10 i giorni in cui sarà estesa a tutta Italia la zona rossa: 24-25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5 e 6 gennaio. In tutto il paese sarà "vietato ogni spostamento in entrata e in uscita" sia tra le regioni sia tra comuni e all'interno degli stessi "salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio. Sono inoltre chiuse le attività commerciali al dettaglio - ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi - e i bar, i ristoranti, le gelaterie, le pasticcerie e i pub, che possono effettuare solo la consegna a domicilio e, fino alle 22, l'asporto. Consentito svolgere sia attività motoria, "individualmente" e "in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione", sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed "esclusivamente all'aperto".

Zona arancione, cosa cambia
Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio saranno aperti i negozi e sarà sempre consentito lo spostamento all'interno del proprio comune di residenza. Il decreto introduce però una norma a favore dei piccoli comuni: sono infatti consentiti gli spostamenti dai paesi con una popolazione non superiore a 5mila abitanti per una distanza di massimo 30 chilometri "con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia".

In quanti al cenone?
Per tutto il periodo delle festività natalizie il governo ha però introdotto una deroga ai divieti, che sarà dunque valida sia nelle giornate in cui l'Italia sarà 'rossa' sia in quelle in cui sarà 'arancione ed è quella per consentire comunque ai parenti più stretti di vedersi per il cenone "lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.


I dati che preoccupano: oltre 600 decessi al giorno
Al netto di polemiche e perplessità, i numeri della pandemia spaventano: una media di 650 decessi al giorno e il numero di morti totali che ha superato le 65mila unità. Un'analisi dell'andamento della mortalità fatta dal ministero della Salute indica inoltre che, dopo il calo delle settimane precedenti, dal 25 novembre al primo dicembre la mortalità da Covid in Italia rimane stabile o in lieve aumento nelle città del Nord. Non induce all'ottimismo la situazione stazionaria degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, né il rapporto fra casi positivi con 103.584 tamponi eseguiti, risalito all'11,6%. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, "sono numeri ancora molto significativi. E' vero che nelle ultime settimane c'è stata una lieve flessione per le misure adottate, ma la battaglia non è vinta e ci vuole ancora tantissima cautela. Ci vuole poco a tornare indietro e vanificare gli sforzi delle ultime settimane". E l'annuncio in Gran Bretagna dell'identificazione di una nuova variante del virus SarsCoV2 getta nuova ombre sull'evoluzione della situazione. (VV)

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