Mancano pochi giorni alle celebrazioni dei defunti e in Valle Camonica scoppia la polemica. Inaccettabile, a detta dei più, l'ordinanza con cui si autorizzano le visite alle tombe dei propri cari soltanto una persona alla volta. La disposizione, chiaramente, non è figlia di un capriccio di questa o quella istituzione, ma si inserisce nelle tante limitazioni anti Covid-19 a cui i cittadini hanno dovuto attenersi dall'inizio della pandemia. E recita testualmente: "L’accesso è consentito per un solo parente per ogni tomba, loculo o cappella presente nel camposanto; – prima di accedere al cimitero sarà necessario indossare correttamente la mascherina e mantenere all’interno un distanziamento interpersonale di oltre un metro. La distanza interpersonale dovrà essere rispettata anche se dovesse causare un allontanamento dalla lapide del proprio defunto; – all’ingresso e in particolare all’uscita del camposanto non ci dovranno essere assembramenti e le persone dovranno uscire distanziati evitando rapporto ravvicinati; – divieto di sosta dei vicoli nel piazzale antistante al fine di consentire la cerimonia religiosa nel rispetto del distanziamento sociale; – verrà attivata la Protezione civile durante al celebrazione delle funzioni religiose per assicurare il corretto utilizzo delle mascherine nonché il rispetto della distanza interpersonale all’interno del cimitero durante l’entrata e l’uscita”. La nota riprende le indicazioni della diocesi di Brescia, a firma del vicario Don Gaetano Fontana.
I sindaci dispiaciuti, ma costretti dalle circostanze
La Gazzetta delle Valli riporta che tra i primi sindaci camuni a firmare l’ordinanza c'è Elena Broggi per il territorio di Ono San Pietro, che ha commentato su Facebook: “Non avrei mai pensato di arrivare a tanto, purtroppo le circostanze mi costringono a prendere anche provvedimenti così duri, chiedo alla cittadinanza la massima comprensione e collaborazione”. Ordinanze simili sono attese in varie altre località della provincia.