Italia in difetto sulle acque reflue: la Commissione europea ha trasmesso un parere motivato al nostro Paese per "essere venuto meno all’obbligo di garantire che gli agglomerati con più di 2.000 abitanti dispongano di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane". A prevederlo è la direttiva 91/271/CEE del Consiglio sulle acque reflue urbane. Ben 237 agglomerati in 13 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) hanno violato i parametri fissati e sono stati invitati a trasmettere informazioni aggiornate sui progressi compiuti.
La situazione non deve essere sottovalutata perchè presenta rischi significativi per l’ambiente e per la salute umana e in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE. (VV)