SEZIONE: FINANZA E TRIBUTI
FINANZE

Dissesto finanziario, in Italia oltre 800 comuni a rischio

24 Aprile 2019
 

A leggere i dati della banca dati rapporto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia si intuisce che al netto delle polemiche che circondano il cosiddetto Salva-Roma, la situazione debitoria di molti dei comuni italiani non è delle migliori. Se a Roma il debito ha raggiunto l'esorbitante cifra di 12 miliardi e Catania e Alessandra versano in situazioni drammatiche (la seconda  ha dichiarato il dissesto 12 luglio 2012 per un debito di 46 milioni di euro). , sono quasi 800 gli enti locali che in circa trent’anni, dal 1989 al 2017, hanno avuto rilevanti criticità finanziarie, ovvero: quasi il 10 per cento degli 8000 Comuni italiani ha rischiato la bancarotta.


Ben 592 amministrazioni hanno dichiarato dissesto finanziario
Sono 592 le amministrazioni locali che hanno dichiarato il "dissesto finanziario", ovvero sono state definite "incapaci di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili" o non sono riusciti a far fronte ai creditori "con il ripristino dell’equilibrio di bilancio". Se ci limitiamo all’ultimo quinquennio (dal 2014 al 2017) sono 97 gli enti che hanno approvato una delibera di dissesto "con una crescita molto preoccupante del ricorso alla procedura nell’ultimo biennio".
Il 75% di questi Comuni è collocato in tre regioni: Campania, Calabria e Sicilia. Il record spetta alla Calabria dove, su un totale di 409 Comuni ben 41 avevano dichiarato il dissesto (dati 2018), mentre altri 54 avevano richiesto la procedura di riequilibrio finanziario. Tra i Comuni a rischiare la bancarotta c’è anche la città di metropolitana di Napoli, così come Caserta, Messina, Vibo Valentia e la provincia di Siracusa. Tra le regioni esenti da municipi con difficoltà finanziarie figurano invece il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta, il Veneto e la Sardegna. (VV)

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RECUPERO

Coinvolti progetti di restauro ma anche di sostegno alle attività culturali: biblioteche, musei, eventi.

I parametri presi in considerazione per il calcolo sono la capacità di pagamento delle spese e di riscossione delle entrate, l’esistenza di eventuali debiti fuori bilancio e il rispetto del patto di stabilità, la gestione di funzioni in forma associata.

OPPORTUNITA'

Il Presidente di Regione Lombardia annuncia i provvedimenti approvati e le aree di intervento.

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