SEZIONE: LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA
Servizi pubblici

Nuove regole per le attività funebri e cimiteriali

20 Febbraio 2019
 

Approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia la legge che definisce le nuove regole in materia di attività funebre e cimiteriale.

 

Fra le nuove regole sono da evidenziare quelle relative alla realizzazione degli impianti di cremazione finalizzate a sostenere la lotta all’abusivismo e a tutelare le piccole aziende del settore, con la conferma che la gestione dei cimiteri rimarrà in capo ai Comuni. Inoltre, su richiesta o per volontà del defunto o degli eredi sarà possibile tumulare, previa cremazione e in teca separatagli animali di affezione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia. Viene quindi introdotta e riconosciuta la definizione del “centro servizi” inteso come impresa funebre che svolge attività in proprio e fornisce ad altre imprese funebri esistenti requisiti e servizi a norma di legge, e viene meglio definita e regolamentata l’attività di trasporto funebre. Infine, venendo incontro alle esigenze delle imprese in una logica di semplificazione burocratica, l’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività funebre viene sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).


Le novità per i Comuni


I Comuni potranno autorizzare la costruzione e l’uso di aree e di spazi appositi per la sepoltura degli animali d’affezione, secondo le indicazioni tecniche fornite dall’Ats di competenza e dall’Arpa; la costruzione di cappelle private fuori dal cimitero, purchè contornate da un’area di rispetto; le tumulazioni in luoghi esterni al cimitero, sempre previo parere e secondo le indicazioni tecniche fornite dall’Ats di competenza e dall’Arpa, quando ricorrano giustificati motivi di speciali onoranze.

Presso ogni Comune è istituito, inoltre, un registro degli Enti autorizzati che abbiano fatto richiesta di utilizzare cadaveri o parti anatomiche riconoscibili per finalità di studio, ricerca o insegnamento.

La Regione d’intesa con le associazioni rappresentative dei Comuni e di categoria, dovrà predisporre e adottare, infine, il nuovo codice deontologico per i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività funebre.

controlli sulla sussistenza dei necessari requisiti per lo svolgimento dell’attività funebre restano in capo alla Giunta e agli Enti preposti e competenti.

Viene stabilito, inoltre, che  “la concessione in uso di aree interne al cimitero deve sempre garantire la ricezione di cadaveri indipendentemente dal sesso, dall’etnia e dalla professione religiosa”.

Le nuove disposizioni di legge confermano, come già previsto dall’art. 35 del Testo unico, la possibilità di dare sepoltura ai feti, specificando che ciò deve avvenire “su richiesta della donna”.


Da ricordare, infine che le attività di polizia mortuaria restano in capo alle Ats, mentre le competenze di medicina legale e necroscopica siano attribuite alle Asst.

(SM)

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