SEZIONE: LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA
SICUREZZA

Ponti e sottopassi, Monza autofinanzia il monitoraggio

13 Settembre 2018
 

A un mese dalla tragedia del Ponte Morandi a Genova, Monza ha deciso di intervenire in modo concreto e autonomo in difesa delle proprie infrastrutture, avviando un'operazione di monitoraggio per 35 tra ponti e sottopassi di competenza comunale, investendo quanto necessario in modo autonomo. Lo racconta Filippo Panza su Mbnews.it, riprendendo l'annuncio di Simone Villa, vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, alle Strade, al Verde e alle piccole cose di Piazza Trento e Trieste: “Entro la fine del 2018 ci aspettiamo di ricevere dalla società specializzata di Bolzano a cui abbiamo affidato il censimento dettagliato dei manufatti, i primi risultati. L'abbiamo incaricata di una relazione puntuale sullo stato dell’arte per avere ben chiara la situazione e capire dove intervenire nel prossimo futuro – afferma Villa – anche se non pensiamo ci siano particolari criticità nella città di Monza e non abbiamo mai avuto segnalazioni che possano lasciar temere lacerazioni o indebolimento degli elementi statici di ponti e sottopassi”.


Da Via Marconi a San Rocco, alla Milano-Meda: le situazioni da monitorare
Qualche situazione allarmante, però, c'è: “Il viadotto di via Marconi a San Rocco, che è tra i più trafficati dell’intera Provincia, è particolarmente sotto controllo per verificare il suo stato di tenuta, soprattutto dei carichi pesanti.", spiega Villa. Che lancia anche un appello più generalizzato: "Crediamo sia necessario fare chiarezza anche sui manufatti non di nostra competenza, ma presenti sul territorio comunale e per questo faremo un’opera di moral suasion affinché gli altri enti interessati facciano la loro parte”.
A livello regionale, poi, sarebbero 272 le infrastrutture di questo tipo che avrebbero bisogno di interventi con un investimento previsto di 214 milioni di euro, e a livello provinciale. Nel territorio di Monza e Brianza, il caso che più desta allarme è la Strada provinciale 35 Milano-Meda, dove ci sono 36 degli oltre 140 ponti che attraversano la rete stradale provinciale.


Un appello al Governo: non lasci soli gli enti locali di fronte all'emergenza
Il costo dell’indagine è di 50mila euro: sono previste ispezioni visive, valutazioni primarie, stime complessive sullo stato di consistenza e degrado delle opere e sulle attività necessarie per l’eventuale manutenzione e messa in sicurezza. Ma il ricorso all'autofinanziamento non è stato fatto passare sotto silenzio: “Per questo studio siamo stati costretti ad attingere alle nostre risorse, dopo che la Cassa Depositi e Prestiti ci ha negato il mutuo richiesto per finanziare l’incarico – ha spiegato Villa in una lettera al Governo – oltre al fatto che abbiamo dovuto utilizzare spazi della nostra finanza pubblica, che potevano essere destinati ad altre cose, è paradossale che lo Stato, dopo quanto successo a Genova, da un lato inviti gli Enti locali a prendersi cura delle proprie infrastrutture e dall’altro non faccia nulla per sostenerli in questa operazione”. (VV)

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