Senza entrare nel merito delle decisioni politiche, riportiamo - come raccontato da Repubblica - la proposta firmata da Pinuccia Montanari, assessore all' Ambiente del Comune di Roma, perchè si proceda a "formalizzare la procedura di adozione degli alberi di proprietà dell' amministrazione da parte dei privati, prevedendo le modalità di assegnazione e forme di manleva nei confronti di Roma Capitale da eventuali responsabilità verso terzi". Tradotto dal "burocratese", un modo per permettere, a chiunque vorrà prendersi cura di uno degli alberi del Comune - o piantare un nuovo esemplare - di farlo, sollevando allo stesso il Comune da ogni ulteriore addebito. "Degli alberi crollati sotto i colpi del maltempo non si riesce più a tenere il conto. O meglio, nell' impresa sono costretti a cimentarsi i contabili di Assicurazioni di Roma, la mutua del Comune alle prese ogni anno con risarcimenti milionari a causa della mancata manutenzione del verde urbano. Poi ci sono gli abbattimenti del dipartimento Ambiente: nei primi cinque mesi del 2018, ultimo dato a disposizione, sono stati 564 e il numero degli esemplari malati - dunque da tirare giù - continua a salire di giorno in giorno", si legge nell'articolo.
Adottare un albero: perchè
I percorsi di adozione degli alberi (sia in fase di donazione da parte di privati che già piantati) sarebbero quindi una soluzione che fa bene a tutti. Secondo il documento di Montanari, infatti, la novità burocratico-amministrativa può contribuire a rafforzare gli strumenti di partecipazione alla manutenzione e valorizzazione degli alberi e a incrementare la consapevolezza dell'importanza del ruolo che svolgono per la salute umana e il clima. Oltre a sensibilizzare sulla manutenzione di cui gli alberi necessitano, soprattutto quando sono nel contesto urbano. (VV)