Il 21 giugno si terrà presso la Casa dei Comuni il Convegno di chiusura del Laboratorio sulla rigenerazione urbana che ha visto in cinque incontri confrontarsi amministratori locali e imprese attive nel settore.

Di seguito un estratto dell’articolo sui principali temi scaturiti nel corso del Laboratorio, che verrà pubblicato sull’edizione cartacea di Strategie Amministrative: gli aspetti normativi; la conseguente multidisciplinarietà del processo; il diverso approccio che ne scaturisce.

Sul primo punto è noto che la legge n. 12/2005 per il governo del territorio e la legge n. 31/2014 per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato siano i principali confini normativi, cui si aggiunge la legge n. 16/2016 sui servizi abitativi.
 

Per quanto riguarda il secondo punto, il confronto fra i vari partecipanti ha permesso di porre in evidenza meglio la caratteristica multidisciplinare della rigenerazione. Recuperare un’area o un edificio non sono solo mere operazioni urbanistiche o edili. Significa progettare interventi che tengano in considerazione i diversi elementi del territorio: ambiente, attività commerciali e imprenditoriali, viabilità, servizi sociali e sanitari, luoghi per la cultura e lo sport. È stata evidenziata da molti partecipanti la difficoltà in certi casi di costruire un dialogo fra i diversi settori dei Comuni, ma laddove questo dialogo si è reso possibile sono stati sviluppati progetti di elevato interesse.
 

Si tratta, e veniamo al terzo punto, di progetti che hanno privilegiato un approccio nuovo al tema: lo sviluppo di opere di interesse collettivo che possono portare alla realizzazione di interventi per la valorizzazione di un’area. Si tratta, come detto, di un approccio innovativo soprattutto nella fase progettuale. Molti fra i progetti presentati dai Comuni partecipanti rispondono a questo criterio. Così a Rescaldina si punta a riqualificare luoghi significativi per la collettività, come per esempio la Cascina Pagana del ‘700. A Luino si punta sulla rigenerazione del fronte lago che diventa un punto di riferimento intorno a cui riorganizzare il sistema urbano, sociale ed economico, favorendo l’attrattività e lo sviluppo socio-economico-culturale. E a Bolgare nei progetti di rivitalizzazione del centro si privilegiano i negozi di vicinato, evitando in altre aree dismesse l’arrivo dei grandi centri commerciali. A Marcallo con Casone si è giunti persino a costruire una piazza che non c’era per la frazione di Casone.

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(SM)