E’ partito il nuovo bando Horizon 2020 per progetti relativi al miglioramento dei livelli di efficienza energetica nei Paesi dell’Unione europea (Ue). A disposizione della call ci sono 72 milioni di euro, che potranno essere conquistati dalle imprese in partnership con il mondo accademico e con i centri di ricerca. Il bando vuole raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi sull’energia pulita per tutti i cittadini europei, nello specifico, attraverso progetti per un futuro a ‘basse emissioni di carbonio e resiliente al clima’. Diversi gli ambiti di intervento previsti: economia circolare, transizione energetica, abbattimento delle emissioni e altro ancora. Secondo le ultime elaborazioni del Centro Studi di Avvenia, dall’avvio del programma Horizon nel 2014, l’Italia risulta al terzo posto per richieste di contributo con oltre 24,6 miliardi di euro. A guidare la classifica troviamo il Regno Unito con 32,6 miliardi e la Germania con 29,9 miliardi.
I privati più dinamici del pubblico
In linea con quanto accade in Germania e Spagna, anche in Italia sono i soggetti privati (indicati come “Private for profit”), a mostrare più dinamismo rispetto a quelli pubblici (ad esempio scuola o università) nel richiedere un maggior volume di finanziamenti europei. “A fronte di questi dati, pensiamo che il tessuto produttivo italiano abbia ben compreso la centralità del tema energetico come chiave delle sostenibilità e dell’innovazione, ricordando come l’Europa resti una delle fonti di finanziamento privilegiate e che, con i molti bandi ancora previsti in ambito Horizon 2020, le sfide da cogliere siano tantissime e in grado di portare profondi benefici a cittadini, imprese e settore della ricerca”, si legge nel commento al testo del bando. (VV)