La raccolta differenziata in Italia si svolge con il contributo fondamentale dell’accordo quadro Anci- Conai. Lo confermano i dati del settimo rapporto sulla banca dati Anci-Conai, presentati nella sede dell’Anci a Roma da Ivan Stomeo (delegato Anci ai rifiuti e sindaco di Melpignano), Giorgio Quagliuolo, (presidente del Conai) e Filippo Brandolini (vice presidente di Utilitalia) e dal vice segretario dell’Anci, Stefania Dota. Con loro, alcuni degli amministratori protagonisti delle migliori pratiche nei territori: il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Albairate Giovanni Pioltini, l’assessore alle Politiche del Territorio di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca.
Il successo dell'accordo è nella capillarità
Il rapporto conferma la capillarità dell’accordo Anci-Conai, basato su convenzioni per la raccolta e l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio che interessano nel 2016 il 97,7% dei Comuni italiani (7.813) e il 99,5% della popolazione (60.314.369), con un aumento in quest’ultimo caso del 2% rispetto al 2015; inoltre, il 51% dei Comuni italiani ha almeno cinque convenzioni.
I Comuni stipulano soprattutto convenzioni per il riciclo della plastica (consorzio Corepla) e del vetro (consorzio CoReVe), con rispettivamente il 99% e 91% della popolazione nazionale coinvolta; minore è la diffusione territoriale delle convenzioni per il recupero di alluminio (consorzio CiAl) e legno (consorzio Rilegno), che interessano circa il 64-65% della popolazione.
L'esempio virtuoso di Albairate
Il Nord si conferma la macro area con le più elevate performance di raccolta: qui si intercetta il 54% di tutta la raccolta conferita al Conai e si concentra il 56% degli importi totali riconosciuti dai consorzi. E tra i piccoli comuni della provincia di Milano ce nè uno, Albairate, che si è distinto per i risultati conseguiti. Lo racconta il sindaco Giovanni Pioltini: “Siamo partiti nel 1996 con un sistema di raccolta porta-porta e nel 1999 applicando la tariffa puntuale: la raccolta differenziata è così passata dall’11% (1995) al 44% (1998), salendo al 56% con l’introduzione della tariffa puntuale, mentre i rifiuti indifferenziati si sono ridotti di ben due terzi”.
Secondo Pioltini, “i benefici sono stati da subito clamorosi: innanzitutto per l’ambiente ma soprattutto a livello economico e culturale/educativo. Un grande e determinante contributo, per lo sviluppo di questi sistemi operativi/gestionali, è stato successivamente dato da Conai che con i suoi consorzi di filiera ha permesso di raggiungere gli ottimi risultati ambientali ed economici che oggi siamo qui a commentare”.