SEZIONE: LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA - SICUREZZA E LEGALITA'
Edilizia scolastica

Quando un Sindaco si assume il rischio "sismico" di una scuola

18 Gennaio 2018
 

La sentenza della Cassazione n. 190/2018 ha sollevato perplessità e indotto alcuni media a ipotizzare per i Sindaci il reato di omissione.
 

La sentenza è intervenuta sul sequestro e successivo dissequestro di una scuola ritenuta a rischio sismico e situata nel Comune di Roccastrada in provincia di Grosseto.
 

Nei fatti la Procura di Grosseto aveva sequestrato l’edificio scolastico perché ritenuto pericoloso per l’incolumità degli studenti e di tutti coloro che frequentano l’istituto. Il Sindaco di Roccastrada, in provincia di Grosseto (nella foto: panorama del Comune) si è opposto al provvedimento coinvolgendo il Tribunale di Grosseto che ha in sostanza dissequestrato la scuola. A sua volta la Procura ha chiamato in causa la Cassazione che ha annullato l’ordinanza impugnata e rinviato al Tribunale del Riesame il compito di un’ulteriore analisi.
 

Abbiamo chiesto a Giacomo Dossena, ingegnere sismico esperto di Anci Lombardia, un commento tecnico su quanto accaduto.

“Una corretta stima del rischio sismico di un edificio” dice Dossena, “nonché il successivo motivato giudizio di accettabilità e le conseguenti scelte in materia di mitigazione, richiede competenze molto specialistiche e la familiarità con concetti complessi, a volte di difficile comprensione, anche per chi, in qualità di amministratore pubblico è deputato ad assumere delicate decisioni in materia di riduzione del rischio sismico, con stringenti vincoli di sostenibilità economica e sociale”.

Sulla base del contesto normativo attualmente in vigore, prosegue Dossena “ci sembra di poter rilevare alcune imprecisioni tecniche sia nell’ordinanza del Tribunale del Riesame, che ha disposto il dissequestro della scuola, sia nelle sentenza della Cassazione che ha annullato tale dissequestro”.

 

Qui il commento di Giacomo Dossena e la sentenza della Cassazione n. 190/2018.

(SM)

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