Il Comune di Brescia è il primo, se si esclude Milano, fra i partecipanti al Tavolo di lavoro sull’antiriciclaggio di ReteComuni ad aver inviato all’Ufficio Informazioni Finanziarie (Uif) della Banca d’Italia una segnalazione di attività sospetta. Abbiamo sentito sull’esperienza il Segretario generale del Comune, Carmelina Barilla.
Prima, tuttavia, vogliamo spendere qualche parola sul Tavolo di ReteComuni, la community di Anci Lombardia che favorisce il confronto, lo scambio e l’approfondimento di buone pratiche fra l’Associazione e i Comuni e fra i Comuni stessi. Il Tavolo antiriciclaggio si inserisce nel quadro più articolato del progetto “Legalità in Comune” dove trovano posto temi come l’anticorruzione, la trasparenza, la lotta alle mafie e all’evasione fiscale. Sul tema antiriciclaggio Anci Lombardia ha messo a disposizione dei partecipanti esperti quali Andrea Ferrarini, coordinatore del progetto, Mario Turla, Vittorio Ricciardelli e la stessa Uif. Questi fanno da supporto agli attori principali del Tavolo, ovvero i Segretari e i funzionari dei Comuni di Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova e Monza Brianza, con la partecipazione del Comune di Milano, prima amministrazione in Italia ad affrontare l’antiriciclaggio. La presenza dei funzionari ma soprattutto dei Segretari comunali è stata la marcia in più per il raggiungimento di risultati positivi, primo fra tutti la creazione di una rete di legalità tra Comuni, come ci testimonia il Segretario di Brescia Barilla: “Creare una rete è fondamentale e non solo tra i partecipanti, ma in futuro anche con i Comuni dei nostri territori cui fornire le informazioni sulle procedure, dalla rilevazione dei dati alla stesura della segnalazione”.
Perché è importante per un Comune combattere il riciclaggio?
Va detto, in primo luogo, che questa attività rientra negli obblighi comunali e , in secondo luogo, è strettamente legata all’attività di prevenzione della corruzione. Nelle segnalazioni di operazioni sospette , anticorruzione e antiriciclaggio vanno spesso a braccetto ed è anche per questo che molto di frequente il responsabile anticorruzione si fa carico anche dell’antiriclaggio. Nella maggior parte dei casi, se non in tutti, salvo qualche eccezione, il responsabile coincide con il Segretario. Detto questo, un’azione del Comune volta a combattere il riciclaggio significa un’azione di tutela del territorio. Il riciclaggio di denaro porta a inquinare l’attività delle imprese e a ledere il principio di competizione, quindi a rovinare il tessuto economico di un territorio. È importante che i Comuni si impegnino a ripristinare e garantire condizioni di legalità affinché il mercato possa crescere, con tutte le positive conseguenze.
Come si è svolto il lavoro che vi ha portato alla segnalazione e quali difficoltà avete incontrato?
È stato importante acquisire competenze grazie agli incontri del Tavolo. Da qui siamo partiti, coinvolgendo tutti i responsabili dei principali settori comunali, soprattutto quelli più esposti ad attività illegali, come commercio, attività produttive, edilizia e tributi. Ogni settore è stato chiamato a segnalare anomalie. Abbiamo quindi incrociato i dati raccolti, verificato alcune operazioni sulla base di specifici indicatori fino ad arrivare a porre in evidenza gli aspetti anomali. Da qui siamo poi passati alla segnalazione all’Uif. La difficoltà maggiore è legata alla mancanza di un ufficio strutturato ad hoc. Si è trattato di mettere insieme più soggetti, formare le persone, ma soprattutto incrociare e analizzare i dati. Il dialogo tra i diversi settori è stato di certo positivo e abbiamo riscontrato la voglia di collaborare. Ci è mancato nella parte finale la figura di un analista che sapesse leggere i dati. Altro elemento ostativo è il tempo. Tutte queste operazioni, senza una struttura, hanno richiesto tempo che non c’è. Come ho detto, va sottolineata la professionalità, la disponibilità e soprattutto la responsabilità dei dipendenti dei diversi settori, che tuttavia sono impegnati nelle loro attività ordinarie e non sempre hanno tempo.
Da un punto di vista tecnico è stato facile inviare la segnalazione?
Direi di si. È necessario utilizzare il format che mette a disposizione l’Uif. Indubbiamente i dati da raccogliere sono tanti e inserirli tutti ha richiesto tempo. Così come lo spazio per la relazione di accompagnamento richiede un grande capacità di sintesi. Per quanto riguarda altri aspetti è necessario registrarsi, indicando un soggetto responsabile e una volta ottenute le credenziali da Uif si procede. Al momento non abbiamo ancora ricevuto una risposta formale, ma i tecnici dell’Unità della Banca d’Italia ci hanno inviato una mail complimentandosi per il lavoro svolto.
Il Segretario Clementina Barilla ci è apparsa soddisfatta del risultato e rilancia sull’importanza del Tavolo: “è un valore aggiunto perché consente a più amministrazioni di dialogare, di fare e costruire una rete di legalità. Un grazie a ReteComuni e Anci Lombardia che hanno consentito e consentono questi percorsi di dialogo e confronto”. Ringraziamo il Segretario ma soprattutto tutti i dipendenti del Comune di Brescia che hanno saputo cogliere questa opportunità e si sono prodigati lungo questo percorso.
(SM, da Strategie Amministrative, ed. cartacea, n. 5/2018)