Mantova come Montisola: la città dei Gonzaga, prossima a ospitare la ventesima edizione del Festival Letteratura, inaugurerà una serie di sette piattaforme galleggianti di forma tondeggiante ispirate alle foglie dei fiori di loto, caratteristica peculiare dei laghi virgiliani. Una sorta di "Floating Piers" sul Lago Inferiore, davanti al Castello di San Giorgio, chiamato "Arcipelago di Ocno», che nella mitologia greca e romana era il figlio del dio Tiberino e dell’indovina Manto e secondo Virgilio fu il fondatore e primo re di Mantova.

Due mesi per esplorare la città in modo inedito
Nei mesi di settembre e ottobre 2016 le 7 piattaforme circolari, costituite da duemila cubi leggeri ed ecosostenibili collegate tra loro e rivestite in legno per permettere il camminamento saranno accessibili dal pubblico dall'alba al tramonto: la più piccola ha 4 metri di diametro, la più grande ne misura 20 per 800 metri quadrati totali e saranno raggiungibili solo via acqua con una piccola imbarcazione e la loro stabilità è garantita da pesi di ancoraggio al fondo lacustre. A "bordo", performance artistiche da vivere galleggiando o dalle sponde, coreografie di luci, passeggiate panoramiche.
A progettarle è stato Joseph Grima, cui è stata affidato anche lo sviluppo del programma di Matera 2019 come capitale della Cultura Europea. Con lui lavorano, in un cantiere di 12 giorni diretto dall'architetto genovese Giulia Finazzi, quindici tecnici al lavoro, tra operai specializzati, falegnami, architetti e nove detenuti del carcere di Mantova, coinvolti in un vero e proprio laboratorio partecipato.

Mantova 2016 presenterà il programma completo delle iniziative sull’arcipelago il 31 agosto, data dell’inaugurazione con un workshop aperto al pubblico, che verrà pubblicato anche su www.mantova2016.it.

(VV)