La riorganizzazione della Pubblica Amministrazione introdotta dal riordino delle Province fa sentire i suoi effetti sulla popolazione, e porta a considerare se la semplificazione delle funzioni e degli apparati istituzionali si traduca concretamente nella semplificazione della vita dei cittadini.
Lo spunto per queste domande è la nuova organizzazione del servizio distribuzione dei tesserini venatori nel territorio bresciano che, notoriamente, conta su un buon numero di cacciatori.
Fin'ora questa operazione era curata dalla Provincia, depositaria delle competenze in materia, che si impegnava ad inviare ai singoli cacciatori i loro permessi di caccia.
Con il venir meno delle Province e la conseguente assunzione da parte di Regione Lombardia delle deleghe in materia venatoria, i cacciatori devono ora rivolgersi all'Ufficio Territoriale Regionale della propria provincia per il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie al rilascio e per il ritiro del tesserino, attività che comportano spostamenti e difficoltà.
Per venire incontro alle esigenze dei cittadini che non possono raggiungere il capoluogo con facilità, soprattutto gli anziani e i residenti nelle vallate, alcuni Comuni bresciani, insieme alle associazioni dei cacciatori, si sono quindi fatti promotori di un'iniziativa volta alla distribuzione dei tesserini presso le loro sedi: il Comune, dietro la delega degli interessati, ritira i documenti presso gli Spazi regione provinciali per poi distribuirli presso i suoi uffici.
Un caso emblematico, che fa capire come la riorganizzazione di un ente a cui i cittadini si rivolgono per accedere ai servizi a loro necessari può avere successo solo se garantisce un effettivo miglioramento delle pratiche burocratiche e non una loro ulteriore complicazione. (LS)