SEZIONE: SICUREZZA E LEGALITA'
LEGALITA'

Gori: regolamentazione del gioco d'azzardo, il Governo sbaglia

22 Luglio 2016
 

“Diverse proposte del Governo in tema di regolamentazione del gioco d’azzardo sono inaccettabili”. Con questo commento il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori si esprime sui contenuti della proposta presentata il 21 luglio 2016 alle Regioni nella Conferenza Unificata: “La proposta del Governo, pur se condivisibile nelle sue finalità, alimenta non poche perplessità: per prima cosa, dalle notizie finora trapelate, non vi è alcun accenno alla regolamentazione delle lotterie istantanee (Gratta e vinci) i cui punti vendita continuerebbero a diffondersi in modo incontrollato sui nostri territori. Sappiamo bene, per averlo provato nel report sull’impatto del fenomeno del gioco d’azzardo sulla città di Bergamo, quanto la diffusione dell’offerta sia direttamente collegata al consumo”.


Stop al blocco delle aperture nei luoghi sensibili?
Il vero problema potrebbe essere l’affossamento della normativa regionale e delle disposizioni che vietano l’apertura di una sala gioco a meno di 500 metri da luoghi sensibili: “In attesa di chiarimenti, resta del tutto inaccettabile che per la tipologia di tipo A vengano meno i vincoli imposti dalla legge regionale della Lombardia in termini di distanze dai luoghi sensibili. Se così fosse, un sala slot potrebbe essere aperta anche in zone storiche (e se fosse Piazza Vecchia?) senza opposizione dell’Amministrazione? Anche la proposta di lasciare alle amministrazione la facoltà di regolamentare gli orari di apertura garantendo tuttavia un’apertura minima di 12 ore è inaccettabile". Nel caso di Bergamo la maggior parte dei bar e tabaccherie dovrebbero riaprire la propria attività dopo le 21,00 (oppure aprire alle 5 del mattino) per garantire le 12 ore.


Bene il 30% in meno di Awp
Gori ha espresso parere positivo sulla riduzione del 30% delle Awp (apparecchi elettronici di gioco che erogano vincite in denaro) e sull’eliminazione dell’offerta di gioco dagli esercizi generalisti secondari (alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri).
Bene anche "l’introduzione di interventi tecnologici a salvaguardia del giocatore, anche se gli interventi portati ad esempio non prevedono quello più efficace, vale a dire legare la possibilità di giocare all’utilizzo e monitoraggio della carta nazionale dei servizi (tetto massimo di spesa giornaliero da estendere anche all’acquisto dei gratta vinci e a tutti gli altri giochi)”.
 

La certificazione dei punti gioco "poco chiara"
Gori si è scagliato poi contro la certificazione del livello dei punti gioco, una distinzione, quella in tipo A e tipo B considerata “poco chiara”: “Allo stato attuale, la certificazione dei livello dei punti gioco di tipo A e tipo B non è comprensibile. Quali giochi rientrano nella prima categoria (a) e quali nella seconda? Il buon senso porterebbe a ipotizzare che i punti gioco di tipo A siano le sale giochi dedicate (Vlt-Bingo-Scommesse), mentre quelle di tipo B siano i bar e tabacchi (Lottomatica = lotterie istantanee e 10e lotto /Sisal lotto, superenalotto - Awp)”.
"Infine, - conclude Gori - ancora una volta non si fa alcun cenno dell’obbligo da parte dei monopoli di fornire alle amministrazioni i dati precisi relativi al consumo di gioco, divisi almeno per mese e per tipologia di gioco".

 

La posizione di Regione Lombardia: arischio le nostre leggi per contenere questa emergenza sociale
"Con una battuta verrebbe da dire che, sul tema del riordino del sistema giochi, per ora è saltato il banco. Grazie al pressing del presidente Maroni e all'accordo di tutte le altre Regioni, abbiamo ottenuto un rinvio della discussione prevista oggi a Roma in Conferenza Unificata. La proposta del Governo contiene punti poco chiari sulla volonta' di ridurre l'offerta indiscriminata di gioco d'azzardo e, soprattutto, come ben evidenziato dal nostro assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, mette a rischio le Leggi Regionali che cercano di mettere un freno a questa emergenza sociale". Questa la dichiarazione dell'assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, team leader della Giunta in tema di azzardo di massa, commentando la decisione della Conferenza delle Regioni di rinviare la discussione in tema di riordino dei giochi e di chiedere un incontro urgente con il presidente del Consiglio Renzi.

 

(VV)

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