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SVILUPPO

Il Lago d'Iseo riparte da un accordo quadro con Regione Lombardia

14 Luglio 2016
 

Il Lago d'Iseo riparte da Christo. Smaltito l'eccezionale flusso di pubblico arrivato da ogni parte d'Europa per visitare The Floating Piers, la promozione del territorio continua, questa volta con il supporto di Regione Lombardia. E' il presidente Roberto Maroni a chiarirlo, di fronte a 16 sindaci della zona che gli hanno presentato un documento con le proposte e le richieste per il futuro dell'area: "Vogliamo continuare questo grande successo e abbiamo indetto questa sorta di G16 con una assoluta determinazione alla concretezza".

Lo sviluppo passa da rete viaria, tutela ambientale e mobilità
Le proposte dei sindaci dovranno riguardare tre punti fondamentali: rete viaria, tutela ambientale e mobilità. Tra i progetti su cui si lavorerà subito, la realizzazione di una pista ciclabile attorno al Lago (come quella esistente sul Lago di Varese), che potrebbe essere colorata con la stessa tonalità della passerella di Christo. "Lo strumento più idoneo per gli investimenti è l'Accordo di Programma, in cui stabiliamo le cose da fare e le risorse da mettere a disposizione. L'iniziativa deve partire dai sindaci, poi Regione Lombardia aderirà. Questo deve essere il primo punto di questo Tavolo e già domani faremo avere a tutti i sindaci la documentazione per avviare l'AdP", ha proseguito Maroni.
Che ha ipotizzato anche La fase iniziale prevede il coinvolgimento, oltre che della Regione, dei 16 Comuni, delle 2 Province e delle due Prefetture di Bergamo e Brescia. "Stiamo valutando - ha precisato Maroni - se coinvolgere la Fondazione Cariplo nell'AdP, perché faccia rientrare questo progetto tra le sue Azioni emblematiche".

 

La Regione pronta a intervenire sulle strade provinciali e regionali
Nel corso dell'incontro, i sindaci di alcuni Comuni della sponda bergamasca hanno fatto presente i problemi viabilistici che riguardano le strade provinciali. "Non è una competenza di Regione Lombardia - ha spiegato il presidente -, ma, se la Provincia non ce la fa, potrebbe subentrare la Regione, trasformando le strade provinciali in regionali, da SP a SR. In Lombardia ci sono 10.000 chilometri di strade provinciali: con il venir meno delle Province, potrebbe toccare alla Regione prenderle in carico", spiega Maroni.
Intanto sono stati stanziati 300mila euro per i due Comuni, Sulzano e Monte Isola, che hanno sopportato il peso maggiore dell'evento. "Entro la fine di luglio occorrerà avviare l'AdP, per poter anche quantificare le risorse necessarie e prevederle per la Legge di Bilancio regionale triennale 2017-2019 e procedere alla formalizzazione dell'Accordo tra settembre e ottobre".

 

(VV)

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