Pessime notizie sullo stato del territorio Lombardo arrivano dal rapporto Ecosistema Rischio 2016 di Legambiente: il 14 per cento del territorio è esposto a rischio idrogeologico. Si tratta di un'area di oltre 3.300 kmq – pari all’estensione delle intere province di Varese, Como e Lecco messe insieme, soggetta a forte pericolosità per frane o alluvioni. E non si tratta solo di aree agricole o disabitate.
A rischio piccoli comuni ma anche Milano
Nel campione di 241 comuni (il 27% dei comuni a rischio della regione) che hanno risposto all'indagine di Legambiente, ben i 2/3 (il 65%) segnalano la presenza di abitazioni nelle aree a maggior rischio, e addirittura in un comune su 5 (il 22% del campione) interi quartieri convivono con una condizione severa di rischio connesso a gravi eventi naturali. Una situazione da cui non sfugge nemmeno Milano.
«La prevenzione del rischio, nelle zone in cui sono presenti abitazioni, scuole, ospedali o aree produttive, richiede un efficace sistema di allerta e di protezione civile, ma anche la pianificazione di interventi atti a mettere la giusta distanza tra aree soggette a eventi catastrofici e insediamenti umani, ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.
Per questo sono importanti strumenti come i Contratti di Fiume, che però in Lombardia non sono dotati della provvista finanziaria adeguata a far fronte a rilevanti interventi, quali le delocalizzazioni di edifici e quartieri. Inoltre, per ridurre il rischio alluvionale, occorre limitare l'impermeabilizzazione dei troppi suoli coperti da edifici e infrastrutture, dando efficace attuazione alla recente legge regionale sulla difesa del suolo".
(VV)