Le nuove norme sul pareggio di bilancio pongono diversi interrogativi, perché, come ha evidenziato il presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, "mentre nei nostri comuni ci accingiamo ad approvare i bilanci di previsione, ci troviamo di fronte a nuove regole che, sebbene superino il patto di stabilità, mostrano la rigidità del pareggio di bilancio. Non vorremmo che ciò che è uscito dalla porta rientri dalla finestra". 
Il punto sulle regole contabili è stato definito nel corso del convegno sul nuovo vincolo di pareggio di bilancio organizzato da Anci Lombardia con Regione e Ance.
Alla luce delle difficoltà superate in questi anni dagli enti locali, il presidente di Anci Lombardia ha evidenziato come i comuni avrebbero "bisogno di risorse fresche e nuove ma, ahimè, anche sul tema del personale dobbiamo subire pesanti limitazioni, come quella che impone il limite del 25% del turn over".

Regione e costruttori collaborano con i Comuni
All'evento era presente l'assessore regionale al bilancio, Massimo Garavaglia, che ha ricordato come "i comuni sono i principali motori della spesa per investimenti del paese, ma in questi anni sono stati bloccati. Ora speriamo che la ruota giri e cambi tendenza. Come Regione, nel frattempo continuiamo ad impegnarci per fare sistema con i comuni con politiche di sviluppo"
Ha citato la collaborazione coi comuni anche il vicepresidente di Ance Angelo Maiocchi, che ha sottolineato l'importanza del partenariato pubblico privato, all'interno di un quadro che per l'Ance rimane preoccupante, dato che "anche se per quest'anno si prevede una lieve ripresa, non possiamo dimenticare che il 2015 ha rappresentato l'ottavo anno consecutivo di crisi del settore delle costruzioni, anche a causa del venir meno degli investimenti pubblici".
 
Il punto della Ragioneria generale dello Stato
Ma le nuove norme di finanza pubblica, per Salvatore Bilardo della Ragioneria generale dello Stato hanno l'obiettivo "di attuare un cambiamento culturale nel settore della finanza pubblica", capace anche di garantire una ripresa degli investimenti, come si è notato "nel 2015 con un aumento del 15% degli investimenti" che si sono però concentrati soprattutto nel sud del paese.
In questo quadro, per il rappresentante della Ragioneria centrale, gli enti locali potranno "disporre di maggiori liquidità per pagare le imprese e di opportunità per  effettuare maggiori investimenti sul territorio". (LS)