SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
AMBIENTE

L'Ospedale degli Animali cerca un sostegno pubblico

14 Marzo 2016
 

L'Ospedale degli Animali di Valpredina (BG), gestito dal WWF, è al collasso. E se non riceverà al più presto un sostegno pubblico, questa realtà unica in Lombardia che è da 16 anni al servizio della salute degli animali, rischia la chiusura. Nei suoi anni di lavoro, ha accolto 21.182 ospiti feriti, debilitati e malconci, come gufi, aquile reali, cerbiatti e marmotte: più della metà sono stati curati, rimessi in forma e poi liberati. "La struttura, oltre a fornire risposte immediate e qualificate ai cittadini sul ritrovamento della fauna selvatica, con le proprie attrezzature sanitarie e chirurgiche sottopone a interventi e cure specifiche gli animali selvatici autoctoni, ma queste attività non sono più sostenibili per un’associazione ambientale senza un contributo pubblico", spiega allarmato il responsabile del Cras (Centro recupero Animali Selvatici) Matteo Mauri.

 

I problemi nati dal mancato rinnovo delle convenzioni con le Province

Ma come si è arrivati a questa situazione di crisi? Il problema nasce dal mancato rinnovamento delle convenzioni con le Province, causa il riordino delle competenze che di fatto ha tagliato fondi e risorse, compromettendo il destino della struttura. Da qui l'accorato appello a quanti hanno a cuore l’ambiente e i suoi animali (parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi, presidenti degli enti gestori di Parchi e Riserve naturali regionali, associazioni animaliste, Corpi di polizia) per azioni concrete da sollecitare presso Regione Lombardia, unico ente deputato a gestire la questione, perchè a lei sono tornate di competenza le materie di gestione della fauna in riferimento al Piano faunistico venatorio regionale in capo alla Direzione generale Agricoltura. "L’obiettivo è siglare a breve una convenzione con il Cras Wwf Valpredina, altrimenti sarà molto triste il futuro per la fauna che viene trovata in difficoltà sul territorio della Valcavallina", spiega ancora Mauri.

 

Attesa per il 1 aprile una risposta dalla Regione 

Dalla sede territoriale regionale di Bergamo sono arrivate, per ora, risposte vaghe. E soprattutto, non tempestive: bisogna aspettare per capire quale decisione verrà presa in merito e l’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca del Pirellone, ha precisato che "la proposta di legge (Pdl 276) sul passaggio di competenze dalle Province a Regione Lombardia verrà discussa in aula martedì 15 marzo, e la competenza sarà regionale a tutti gli effetti dal 1° di aprile. A quel punto si cercherà di garantire la continuità dei servizi di assistenza alla fauna in difficoltà su tutto il territorio lombardo con dei provvedimenti amministrativi".

 

(Valeria Volponi)

 

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