La Giunta regionale lombarda ha emesso un documento dal titolo Linee guida per la promozione dei diritti e delle azioni di tutela dei minori, per facilitare il lavoro degli amministratori locali, dei professionisti e degli esperti che operano nelle reti istituzionali pubbliche e di privato sociale, che possono così migliorare e qualificare le azioni di tutela. Di fatto, si forniscono al sistema dei servizi alcune indicazioni di riferimento per facilitare il processo di integrazione, perchè siano coinvolti tutti gli attori interessati, per una reale presa in carico della famiglia con minori in difficoltà, e per offrire un concreto sostegno, scongiurando l’allontanamento dei figli.
In Lombardia su 5mila minori oltre il 50% allontanato da casa
Dal documento, presentato dall'assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale Giulio Gallera, emerge che nel 2013, in Lombardia, ci sono stati circa 5mila minori che in più del 50% dei casi sono stati allontanati dalle loro famiglie per gravi problemi di uno o entrambi i genitori, difficoltà educative della famiglia, conflittualità tra i genitori o separazione degli stessi. Numeri importanti che rendono imprescindibile affrontare la tematica della tutela dei minori nella sua complessità, integrando tra loro le dimensioni sociale, educativa e psicologica, orientando i servizi verso l’adozione di modelli che favoriscano il mantenimento del minore presso la famiglia d’origine.
Peraltro, dalla rendicontazione relativa al 2013, effettuata dai Comuni del Fondo Sociale Regionale anno 2014, è emerso che l’affido familiare e gli inserimenti in comunità hanno comportato un costo complessivo annuale per la collettività pari a circa 136 milioni di euro e un costo pro capite per minore di oltre 17mila euro. Cifra che potrebbe essere utilizzata almeno in parte per assistere i minori all’interno delle loro famiglie d’origine, collocandoli anche presso i parenti più stretti, con l’assistenza del personale impiegato nelle comunità, in progetti di intervento personalizzati.