Ci vorranno ancora tre mesi per l'avvio dei lavori che porteranno, sul sito espositivo di Expo 2015, alla realizzazione di Human Technopole, un centro di ricerca avanzata nei campi della salute e nutrizione che, a regime, occuperà almeno 30mila metri quadrati e ospiterà più di 1.500 persone tra scienziati, studenti, amministrativi aziende e team di ricerca. L'annuncio è arrivato dal premier Matteo Renzi, intervenuto a Milano alla presentazione ufficiale del progetto, elaborato in questi tre mesi da un team di esperti coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di genova (IIT) insieme a tre atenei milanesi (Statale, Politecnico e Bicocca). Con lui, il ministro Maurizio Martina e il direttore scientifico dell’IIT, Roberto Cingolani che ha precisato: "Il progetto partirà con sette centri di ricerca e tre centri Facilities per la fase di start up (tre anni), ma il tutto sarà inquadrato in una prospettiva di almeno 25 anni, durante i quali si arricchirà di esperienze e competenze provenienti da tutto il mondo. Ora non resta che cercare finanziamenti stabili e sul lungo periodo, che sono stati stimati in circa 150 milioni di euro".
Il ruolo della Lombardia: dubbi e richieste
Sul fronte lombardo, però, a dispetto degli annunci trionfalistici, le acque non si sono calmate. E non si sono spente le polemiche sollevate, in primis, dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, riprese in un convegno sul tema dall'assessore della Regione Lombardia al Post Expo e Citta' metropolitana Francesca Brianza: "Dopo i sei mesi di Expo si sono aperti una serie di interrogativi e le fasi che hanno caratterizzato questo periodo non sono state particolarmente lineari. La volontà di Regione Lombardia e del presidente Maroni è che l'area non resti vuota nemmeno per un momento. Fondamentale sarà sfruttare l'onda di Expo, per fare in modo che quello che l'Esposizione universale ha rappresentato per la nostra regione e per il nostro Paese riviva con immutato entusiasmo anche nel post Expo". Aggiungendo anche: "Non dobbiamo permettere che la scelta finale ci venga calata dall'alto - ha concluso l'assessore Brianza - e, per questo, controlleremo che il progetto presentato dal Governo sia concordato e condiviso con noi e con le universita' lombarde".
Cosa sarà immediatamente fruibile per i cittadini
Durante il convegno l'assessore ha parlato dell'imminente avvio della fase del Fast-Post: "Dalla prossima primavera, saremo pronti per restituire il sito ai cittadini e non possiamo permetterci che questo resti abbandonato. Sarà fruibile ai cittadini la parte del Cardo, Palazzo Italia verrà riaperto, dando così la possibilità di visitarlo a quelle migliaia di cittadini che, per le lunghe code, non erano riusciti a farlo". E anche l'Albero della Vita rimarrà lì dove milioni di turisti lo hanno visitato nei sei mesi dell'Esposizione Universale". Anche il grande teatro all'aperto sarà fruibile e pronto per ospitare concerti ed eventi, mentre due padiglioni ospiteranno una parte dell'esposizione della Triennale e ci sarà spazio, in continuità con il messaggio lasciato da Expo, per realtà che operano nel campo dell'agroalimentare".
(VV)