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Smart City

Invecchiamento della popolazione: quali città per il futuro

26 Gennaio 2016
 

Un interessante articolo del Washington Post, tradotto e riportato sul giornale online Il Post, traccia un ritratto di come dovranno essere le città del futuro e indica alcuni percorsi già intrapresi.
Punto di partenza è l’intrecciarsi  di “due grandi tendenze: la rapida urbanizzazione della popolazione mondiale e il suo invecchiamento. Entro il 2030 un miliardo di persone – una su otto – avrà almeno 65 anni; entro il 2050 quasi due terzi della popolazione mondiale risiederanno in aree urbane. Prima di allora – secondo un nuovo rapporto del McGraw Hill Financial Global Institute (MHFI) – sarà necessario pensare in modo innovativo a come creare città a misura di anziano”. L’articolo sottolinea che il MHFI – in collaborazione con la Global Coalition of Aging – ha individuato quattro linee guida principali che possono essere usate per lo sviluppo della città del futuro.

1)  la città del futuro dovrà dotarsi di infrastrutture e collegamenti per il trasposto pubblico che vadano incontro ai bisogni dei cittadini di tutte le età.
2) le città dovrebbero predisporre nuove opzioni abitative, per consentire ai cittadini di “invecchiare sul posto”.
3) ogni città dovrebbe prevedere l’accesso a piani sanitari locali dotati di tecnologie mediche innovative per gli anziani.
4) la città del futuro dovrebbe offrire diverse opportunità per continuare a lavorare, studiare e svolgere attività artistiche e ricreative, a tutte le età.

Primi passi verso il futuro
In questa direzione qualcosa si sta muovendo negli Stati Uniti. New York e Sausalito (California) hanno adottato iniziative innovative per gestire l’invecchiamento della popolazione. A New York, per esempio, alcuni incroci stradali in aree pedonali ad alto traffico sono stati riprogettati perché gli anziani possano attraversarli con maggiore sicurezza. Sausalito, invece, ha raccolto diversi consensi per l’iniziativa “Call A Ride Sausalito Seniors”, un programma che offre passaggi in auto gratuiti ai cittadini dai sessant’anni in su. Tuttavia, evidenzia il rapporto, è in Asia e in Europa che si riscontra una maggiore consapevolezza sul tema dell’invecchiamento della popolazione urbana che ha portato allo sviluppo di alcune innovazioni ingegnose. A testimonianza vengono citate le iniziative dei Comuni di Akita (Giappone) e Bolzano. Ad Akita, per esempio, sono stati installati marciapiedi dotati di sistemi per lo scioglimento della neve e percorsi pedonali adatti a tutte le stagioni: nel 2012 hanno favorito la riduzione delle cadute e degli infortuni degli anziani causati dal tempo. In Italia la città di Bolzano ha collaborato con IBM per la creazione del programma “Living Safe”, che raccoglie dati da sensori per sviluppare strategie per aumentare la sicurezza e l’indipendenza degli anziani (una sorta di “big data” per anziani).
Nell’articolo, inoltre, si ricorda il “Decennio per l’Invecchiamento Sano, 2020-2030” perseguito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il cui quadro strategico dedicato all’invecchiamento verrà adottato a maggio 2016, in occasione dell’Assemblea Mondiale della Sanità. Nel 2016, inoltre, il tema principale del World Economic Forum del 2016 sarà come l’invecchiamento sano possa promuovere la crescita economica nelle economie sviluppate ed emergenti.
“In definitiva”, conclude l’articolo, “possiamo aspettarci che le città del futuro abbiano nuovi mezzi di trasporto che portino i cittadini anziani (la maggior parte dei quali non guida più) dove hanno bisogno di andare; nuove aree residenziali che permettano di invecchiare in città, con l’aiuto della tecnologia; innovazioni mediche che rispondano alle necessità degli anziani; e nuove opportunità di lavoro e svago che non siano orientate solo ai cittadini più giovani e al passo coi tempi. Questo significa che tra le città del futuro potrebbero essercene alcune che non definiremmo immediatamente come futuristiche. Verso la fine del suo rapporto, il McGraw Hill Financial Global Institute, segnala alcune località emergenti – Newcastle in Inghilterra, Canberra in Australia, i Paesi Baschi in Spagna e La Plata in Argentina – che si sono dimostrate all’avanguardia nella trasformazione in città a misura di anziano. Questi luoghi si uniscono a Seul, New York e Hong Kong, nel gruppo di aree metropolitane urbane che si stanno preparando a un futuro più ottimista, ma anche più vecchio”.

(A cura di SM)

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