SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI - ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONISMO E RIFORME
Cittadini attivi

Si possono assicurare i singoli cittadini volontari?

14 Dicembre 2016
 

Si parla spesso negli ultimi tempi di città condivise, bene comune, partecipazione dei cittadini. Poi accade che un Sindaco venga multato per aver provveduto volontariamente con l’assessore e un consigliere comunale a potare gli alberi o che le sezioni regionali della Corte dei Conti si esprimano negativamente circa la richiesta di alcuni Comuni di garantire la copertura assicurativa di singoli cittadini volontari che svolgono attività ormai diffuse in molte realtà locali, dalla cura del verde alla sicurezza stradale nei pressi di scuole per l’infanzia e così via.

Un primo parere negativo viene dalla Sezione Lombardia della Corte dei Conti del maggio 2105. In quel caso, come riporta il parere, “Il Sindaco del Comune di Camisano (ndr: provincia di Cremona) ha formulato una richiesta di parere in merito alla possibilità di stipulare “apposite polizze per garantire ai volontari adeguata copertura assicurativa contro infortuni, malattie connesse allo svolgimento dell’attività e per la responsabilità civile” in considerazione del fatto che “molto spesso cittadini singoli chiedono di poter prestare servizio volontario a titolo individuale a favore del Comune in diversi ambiti: biblioteca, uffici, tenuta del verde, manutenzione edifici ecc.”

Un più recente parere negativo è stato espresso di recente dalla Corte dei Conti Sezione Toscana. Il parere si riferisce alla richiesta, si legge nel provvedimento, del “Sindaco di Montale (provincia di Pistoia), ex art.7 l. n. 131/2003, di un parere da parte di questa Sezione, in ordine all’assunzione di oneri relativi alla stipula di apposite polizze assicurative dirette a fornire copertura dai rischi di infortunio, malattia e responsabilità verso terzi per cittadini che intendono prestare servizio volontario a titolo individuale, fenomeno per il quale il comune ha anche approntato un apposito schema di regolamento. In particolare il comune chiede di conoscere se il ricorso a tale forma di volontariato con assicurazione a carico dell’ente sia legittimo”.

Tuttavia,l’articolo 118 della Costituzione al comma 4 recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. In tal senso, ci pare interessante sulla questione il commento di Fabio Giglioni, professore aggregato e ricercatore di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università la Sapienza di Roma, pubblicato sul sito del Laboratorio per la sussidiarietà.

(SM)

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