Si è svolta l’8 giugno scorso la tavola rotonda organizzata da Assolombarda e dedicata alla Città metropolitana durante la quale è stata presentata una ricerca commissionata da Assolombarda al Gruppo Clas sullo stato economico e delle entrate del nuovo ente.
“Questa iniziativa - ha ricordato Michelangelo Verna, direttore dell’associazione - si colloca nel solco delle altre iniziative di studio del territorio di Assolombarda”.
Lanfranco Senn di Clas ha ricordato che “La conoscenza è un fattore importante per prendere le decisioni anche di tipo politico e amministrativo” e, passando poi all’analisi, ha fatto notare che il sistema competitivo milanese travalica da sempre i confini amministrativi. La città metropolitana è dunque un’occasione per allargare questi confini.
Roberto Zucchetti sempre di Clas ha illustrato la parte della ricerca relativa a entrate e uscite degli enti amministrativi del territorio della Città metropolitana, rivelando che la fetta gestita dal vecchio ente provinciale e dall’attuale città è marginale rispetto a quelle gestite dai Comuni e in particolare dal Comune capoluogo.
Ne è seguito un dibattito interessante cui hanno dato il loro contributo Eugenio Comincini (“Occorre un quadro normativo chiaro”) , vice sindaco della città metropolitana e sindaco di Cernusco, Giulio Gallera consigliere di Regione Lombardia (“La città metropolitana come polo di eccellenza che deve attrarre investimenti anche dall’estero”), Monica Chittò Sindaco di Sesto San Giovanni e Daniela Gasparini parlamentare ed ex Sindaco di Cinisello Balsamo.