SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI

Unesco Tour firmato Regione Lombardia: dopo Cremona e Crespi D'Adda tocca a Brescia.

26 Febbraio 2015
 
Arriva a Brescia l'Unesco Tour, il nuovo progetto istituzionale organizzato da Regione Lombardia, dall’assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini e sostenuto dal Presidente Roberto Maroni, per valorizzare i nove siti Unesco presenti nella regione.
Dopo la prima tappa, che ha avuto come protagonista il "saper fare liutario" di Cremona e quella al villaggio operaio di Crespi d'Adda, in provincia di Bergamo, Brescia si è raccontata attraverso le riprese che il Centro sperimentale di cinematografia - Lombardia, diretto da Bartolomeo Corsini, sta realizzando sul territorio per la creazione di un video promozione dei siti Unesco. La Chiesa San Salvatore, all'interno del complesso museale di Santa Giulia, e l'area archeologica del Capitolium sono alcuni dei siti protagonisti del video.
A fare da testimonial, il cantante Omar Pedrini.

La Lombardia è la regione italiana con più alta concentrazione di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità, con 9 siti sui 50 presenti complessivamente in Italia.
La varietà del patrimonio culturale regionale spazia dal Cenacolo Vinciano, a Crespi D'Adda, da Monte San Giorgio a Sacro Monte, dalle Palafitte di Varese all'Arte Rupestre Camuna, dalla Ferrovia del Bernina a Mantova e Sabbioneta, sino a Castelseprio. Ma tra "sciatteria" - sono parole del rettore dello Iulm Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Italiana per Unesco - e stato di abbandono, la maggior parte di questi è sconosciuta agli stessi residenti dei comuni che li ospitano e versa in uno stato decisamente insufficiente in tema di conservazione e valorizzazione.
Tra le situazioni più compromesse, quella di Crespi D'Adda, villaggio industriale di Capriate San Gervasio (Bg). Poco segnalato, non è visitabile nelle parti principali e i tour guidati, organizzabili solo su prenotazione, fanno riferimento a un ufficio spesso chiuso.
Disastroso lo stato in cui versano le Palafitte di Varese: il sito non è segnalato e chiuso per la maggior parte del tempo. Visitarlo è possibile solo in estate, non ci sono servizi, nè la possibilità di fare un tour individuale.
Male anche Monte San Giorgio: situato tra Varese e la Svizzera, è ben segnalato oltre confine, ma poco in Italia. Orari di apertura ridotti, visite guidate solo in italiano e scarsa valorizzazione, fanno il resto.
Non c'è da stupirsi che secondo un sondaggio del 2012 gli abitanti di Varese considerassero le incisioni rupestri in ValCamonica il sito Unesco a loro più vicino.

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