SEZIONE: LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA - FINANZA E TRIBUTI
Risorse finanziarie

Nuove risorse da Cassa depositi e prestiti

18 Dicembre 2015
 

Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) il nuovo piano industriale di Gruppo che mette a disposizione risorse per 160 miliardi di euro in un arco temporale quinquennale (2016-2020) per una forte azione di stimolo allo sviluppo dell’economia italiana. A queste risorse si aggiungeranno, poi, oltre 100 miliardi di euro di ulteriori fondi, nazionali ed esteri, pubblici e privati che il Gruppo CDP è in grado di attrarre, anche grazie allo status di Istituto Nazionale di Promozione attribuito da Governo italiano e UE.

Quattro le aree di sviluppo individuate dal Piano: supporto alle istituzioni governative e agli enti locali, potenziamento delle infrastrutture, sostegno alle imprese, sviluppo del patrimonio immobiliare.

Government e PA
Per il supporto agli enti pubblici sono previsti 15 miliardi di risorse (+ 22% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente). Per contrastare i limiti posti dal Patto di Stabilità interno, CDP da un lato confermerà il proprio ruolo di primo finanziatore degli enti, dall’altro svilupperà strumenti complementari ai classici mutui, quali la valorizzazione degli asset immobiliari e delle partecipazioni nelle utilities e l’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo dei fondi strutturali UE. Il Gruppo, infine, supporterà il rilancio della Cooperazione internazionale.
Infrastrutture
 Il Piano mira a colmare il gap che separa l’Italia dagli altri paesi europei, causato anche dai lunghi tempi di avvio e di realizzazione delle opere. Sono previste risorse per 24 miliardi (+23% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) a supporto della realizzazione di reti (fisiche e digitali), di nodi infrastrutturali strategici (porti, aeroporti) e dell’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, incentivando l’utilizzo del partenariato pubblico privato.
Altri strumenti previsti sono : l’ampliamento dell’accesso al mercato dei capitali attraverso il credit enhancement per le grandi infrastrutture, l’avvio di nuovi strumenti, sia equity che debito, per lo sviluppo delle piccole infrastrutture e la partecipazione a fondi infrastrutturali nazionali e internazionali. Infine, un’attenzione particolare sarà posta alla tutela ambientale, anche attraverso investimenti nel waste-to-energy e in fondi che promuovano l’efficienza energetica.
Imprese
In questo settore il Piano mobilita 117 miliardi di euro (+ 73% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) e prevede un intervento a supporto di tutte le fasi del ciclo di vita delle imprese. Venture capital, innovazione e sviluppo, internazionalizzazione e rilancio delle imprese sono fra i campi di intervento prioritari.
Patrimonio immobiliare
Sono previste risorse per 3,8 miliardi di euro (+110% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) che, oltre all’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, verranno indirizzate allo sviluppo del mercato immobiliare italiano attraverso il ruolo di principale operatore del social and affordable housing e la realizzazione di processi di riqualificazione e sviluppo in aree strategiche per il Paese. L’azione riguarderà anche un settore chiave dell’economia qual è il turismo, attraverso la valorizzazione delle strutture recettive da realizzare con la creazione di un veicolo di investimento ad hoc.

(SM)

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