SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
TERRITORIO

Lombardia, terra di buone pratiche per l'Art Bonus

30 Novembre 2015
 

Alla Lombardia piace l'Art Bonus. E sono tanti i Comuni che hanno saputo comunicare correttamente le opportunità insite nel decreto, sfruttandole a vantaggio di tesori culturali più o meno noti. C'è Cinisello Balsamo, per esempio: il sindaco Siria Trezzi, racconta del tentativo di emanciparsi dall'idea di essere un comune dormitorio, trasformando la cultura in una notizia e in un tema di attualità. "Abbiamo deciso di restituire ai cittadini Villa Ghirlanda, una splendida villa del 600 che è diventata sede del Museo della Fotografia, location per cene di gala ed eventi, spazio di fatto restituito alla città grazie agli oltre 80mila euro che, con l'Art Bonus, abbiamo raccolto in un anno". Come è stato possibile un successo di questa portata? "Con un sostegno generalizzato, in cui nulla venisse dato per scontato. Se oggi la cultura si trasforma, altrettanto devono fare i cittadini, entrando in una logica di condivisione. Noi sapremo valorizzare i singoli donatori con un riconoscimento pubblico".

Ha puntato invece sul concetto di "monumento come portatore di memoria" Pietro Fiori, sindaco di Castelleone (CR), che a fronte di una richiesta di 100mila euro ha già ricevuto oltre 40mila euro di donazioni liberali: "Hanno contribuito singoli cittadini e imprese, convinti dal fatto di potersi fidare della destinazione dei fondi e di verificare con i loro occhi i progressi fatti, ogni giorno. Siamo riusciti a far passare l'idea che donare a un'opera culturale equivale a rendersi immortali, perchè un pezzo di noi continuerà a vivere nel monumento che si è contribuito a restaurare".
Si è mossa già nel 2013 Varese, con la richiesta alla cittadinanza di un sostegno per finanziare la stampa del catalogo delle opere museali della zona. Spiega Beatrice Bernasconi, responsabile del progetto: "In una città di 83mila abitanti, in un momento di crisi, la stampa di un catalogo culturale non rappresentava una priorità. Da qui l'appello al senso civico e di generosità dei cittadini e delle imprese, che hanno risposto con donazioni da 5 a 3mila euro". Il segreto del successo di questa operazione e delle successive è stata la costruzione di un buon legame tra cittadinanza e abitanti, al punto che la detrazione fiscale non rappresenta più l'incentivo principale a investire in progetti di questo tipo".
Concorda Emanuela Medeghini, responsabile del progetto Mantova: "Per noi l'Art Bonus è una scommessa, un'iniziativa lanciata dall'amministrazione insediata a giugno 2015, in una città di poco meno 50mila abitanti dove ragionare di cultura significa ragionare di sviluppo della città. E il tutto nel momento in cui Mantova è stata eletta Capitale della Cultura per il 2016. Serve una progettazione strategica di lungo termine e un mix di fondi e risorse, che al momento vede in prima linea l'Associazione degli Industriali e l'Ordine dei Commercialisti, ma che dovrà necessariamente aprirsi a nuovi soggetti".
 

Valeria Volponi

 

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