Spenti i grandi entusiasmi, è il giorno delle polemiche sul Dopo Expo. L'annuncio del presidente del Consiglio Matteo Renzi di voler affidare il polo della ricerca e dell'innovazione che sorgerà a Rho-Pero all'istituto italiano di tecnologia di Genova, all'Institute for international interchange di Torino e all'Edmund Mach Foundation di Trento, ha suscitato la reazione stizzita del presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni: "Farò presente che il governo non ha ancora comunicato la volontà di entrare in Arexpo e che qualunque sia il progetto non può scardinare il modello lombardo. Non possiamo accettare che arrivi qualcuno da fuori a dire alle nostre eccellenze delle nostre università che cosa devono fare sull'innovazione, sulla ricerca, sulle biotecnologie".
"La Lombardia deve essere coinvolta"
A margine dell'incontro Expo Milano 2015 - l'impegno continua, organizzato il 10 novembre al teatro Grassi di Milano, Maroni ha aggiunto: "Qui c'è il meglio che c'è in Europa e quindi la Lombardia deve essere assolutamente coinvolta. A queste condizioni ben venga il progetto del governo, purchè ne siano chiari i confini e purchè le eccellenze lombarde siano coinvolte. È una cosa che chiede la Lombardia intera, non il presidente della Regione".
Dello stesso avviso il presidente del Consiglio regionale lombardo, Raffaele Cattaneo: "Come Regione Lombardia vogliamo avere parte in questo progetto, perché vogliamo che sia un progetto made in Milano, made in Lombardia, e non soltanto qualcosa che dall'esterno, attraverso istituti di ricerca che vengono da fuori, si insedia qui. Il nostro obiettivo è fare in modo che le domande e le richieste che arrivano da questo territorio abbiano piena cittadinanza".
(VV)