SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE

Speciale Infrastrutture in Lombardia

1 Aprile 2009
 
Torvatela voi, una regione così
di Ferruccio Pallavera

Strategie Amministrative raddoppia, con un'edizione speciale destinata a essere riproposta anche in un immediato futuro. È un numero tematico, questo, interamente dedicato alle infrastrutture e con lo scopo di far capire come da sempre, nella nostra regione, gli enti locali hanno saputo interagire e affrontare il futuro. (Puoi scaricare il PDF anche da qui)
La Lombardia guarda avanti
Sono già stati realizzati i primi 17 chilometri della tratta autostradale Ospitaletto-Montichiari, che raccoglierà tutto il traffico a sud di Brescia. Nel 2013 partiranno i lavori per i primi 40 chilometri dell'autostrada Cremona-Mantova. La tangenziale di Brescia diventerà il punto di arrivo della BreBeMi, quello di partenza sarà la Tem, la futura tangenziale di Milano. Tutto il traffico dei veicoli si prevede in costante aumento, nel 2013 lungo l'asse Milano-Venezia ne transiteranno 180mila al giorno. La BreBeMi, ossia la realizzazione del nuovo collegamento autostradale fra Brescia, Bergamo e Milano, un'opera da un miliardo e mezzo di euro, catalizzerà soprattutto i mezzi pesanti, togliendo dai centri abitati i bisonti della strada: lungo l'itinerario nord i tir si ridurranno del 56% a Vaprio d'Adda, del 30% a Palazzolo sull'Oglio, del 60% a Treviglio, del 50% a Cassano d'Adda, del 50% a Rivolta d'Adda. Negli ultimi dieci anni Anas, Regione, Provincia e Comuni per l'area di Brescia hanno investito un miliardo e 700 milioni di euro in nuove strade. Oggi si parla della variante del lago d'Iseo, dell'ammodernamento della statale della Valle Camonica, dell'autostrada della Valtrompia.
Con il nuovo peduncolo ferroviario la stazione di Varese si trasformerà in un nodo internazionale. Attraverso quest'opera le linee che scendono dal Gottardo e dal nord Europa potranno entrare in Varese, e questo consentirà di potenziare anche i collegamenti con Malpensa.
Le Ferrovie Nord, con uno stanziamento di 900 milioni di euro, stanno realizzando le nuove stazioni di Affori, Bovisio Masciago, Cesano Maderno. Si pensa a interrare la tratta di Castellanza, all'interconnessione con la rete delle ferrovie dello Stato.
E dietro l'angolo c'è l'Expo 2015. Che significherà anche nuovi svincoli e collegamenti con l'autostrada dei Laghi, nuovi passanti interrati tra le stazioni della metropolitana di Cadorna, Missori e Santa Sofia.
E non è tutto...
Noi ci fermiamo qui, per invitarvi non solo a sfogliare quest'edizione speciale, ma a leggerla dall'inizio alla fine, per capire attraverso quali scenari sta cambiando la Lombardia. E nuove infrastrutture - non dimentichiamolo, soprattutto in questi frangenti - significano nuovi investimenti che fanno girare l'economia.
Sono tutte rose e fiori? Qualche pericolo c'è, e deve essere evidenziato. L'augurio è che i lati di queste grandi opere viabilistiche non si coprano subito di capannoni a perdita d'occhio. L'ambiente venga salvaguardato, le bellezze storiche e naturalistiche che caratterizzano da sempre la Lombardia non devono essere coperte (è già avvenuto!) dalle colate di cemento armato. Le infrastrutture servono per renderci competitivi e per guardare al futuro. Le nuove autostrade sono importanti per velocizzare il traffico. Per liberare i centri abitati dai mezzi pesanti, per innalzare la qualità della vita.
Ma non basta. Nel numero di marzo 2009 di Strategie Amministrative dedichiamo una serie di pagine a ciò che significa, oggi, il turismo in Lombardia. Vi raccontiamo delle potenzialità enormi che la nostra regione possiede in questo settore. Facciamo come a Lecco: è giusto potenziale e riqualificare tutta la rete viabilistica, ma di pari passo servono azioni mirate alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, attraverso la difesa e la valorizzazione delle identità culturali e ambientali. Solo così si costruisce impresa, ma tenendo ben salde le nostre radici.
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