Si chiama
crowd economy e viene definita come un ecosistema dinamico di persone
produttive che partecipano, attraverso una piattaforma comunitaria, al
raggiungimento di obiettivi reciprocamente vantaggiosi.
Anci ha deciso di impegnarsi nella sua diffusione, insieme al sostegno a modelli di sharing economy e crowdsourcing, per fornire nuovi mezzi
finanziari ai Comuni, che potranno utilizzarli, in particolare, per lanciare e sostenere
progetti di natura smart city.
L'Associazione promuove dunque una ricerca specifica, a cui possono prendere parte tutti i Comuni interessati, compilando il questionario a questo
link.
Un modello alternativo di economia collaborativaSviluppare un modello di finanza innovativa a livello di enti locali, con l’intento di promuovere la cultura della collaborazione e la condivisione di risorse e strumenti, consentirà di far emergere i fabbisogni insoddisfatti dei Comuni, così da generare nuovi modelli di interazione tra domanda e offerta che possono essere adottati anche nei rapporti tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese.
Per esempio, è ipotizzabile (e auspicabile) un miglioramento nell’accesso ai servizi, più efficienza nel reperire risorse e trasparenza negli appalti, e una maggiore facilità nel reperire fondi per progetti smart city, che coinvolge direttamente la cittadinanza.