Proseguono, a Torino, i lavori della 32esima Assemblea Nazionale di ANCI. Soluzioni "a geografie variabili" sono quelle che Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, ha proposto questa mattina nel corso dei lavori dedicati alle gestioni associate.
Il dibattito, moderato dal vicedirettore del TG1 Andrea Montanari, è stato aperto dall'intervento di Massimo Castelli, coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, per il quale gli amministratori dei piccoli centri "vogliono collaborare per rinnovare il paese affinché vi sia una riforma per pare centralità e pari dignità alle comunità".
Su queste basi è intervenuto Scanagatti, che ha sottolineato come nelle comunità locali "c'è molto senso di responsabilità" che si nota in "Lombardia, terra di sperimentazione. Ma c'è un tema che non può essere evaso" nel considerare le peculiarità e le caratteristiche dei piccoli centri, poiché per il presidente di ANCI Lombardia, sulle gestioni associate "deve essere trovata una soluzione che consideri le diverse esigenze dei comuni montani rispetto a quelli lacustri o di pianura".
"In attesa della riforma dobbiamo però fin da ora mettere in atto soluzioni che possano permettere ai comuni di agire al meglio" afferma Scanagatti, evidenziando come uno dei problemi da risolvere è quello relativo alla burocrazia. "I comuni infatti, a prescindere dalle loro dimensioni, sono tutti chiamati a obblighi burocratici insostenibili e questo non può più continuare".