La riduzione dei rifiuti, obiettivo di primaria importanza, è quell’insieme di azioni progettuali, tecnologiche e organizzative che consentono di diminuire la formazione di rifiuto per unità di prodotto (o più correttamente, per unità di servizio funzionale). Questo il concetto di base con cui inizia il documento pubblicato da Regione Lombardia relativo al Piano d’azione per la riduzione dei rifiuti urbani. Il tema è da tempo all’attenzione dell’Unione Europea che ha elaborato la cosiddetta “impostazione gerarchica” che prevede innanzitutto la minimizzazione della produzione e la massimizzazione del recupero di materia e di energia, riservando alla discarica solamente il ruolo marginale per le frazioni non altrimenti recuperabili.
“Una politica di effettiva riduzione dei rifiuti, così come è intesa nell’impostazione europea” esordisce nell’introduzione al volume l’Assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile Massimo Buscemi, “implica una precisa indicazione istituzionale degli interventi prioritari e il più largo coinvolgimento dei cittadini, sia nel ruolo di consumatori che in quello di produttori. Un intervento efficace tocca tutto il sistema attuale – dal prelievo delle risorse allo smaltimento e al recupero di materia ed energia: la riduzione prevede che si attui la prevenzione sia nel processo di produzione dei materiali, introducendo nuove tecniche e cambiamento di design, sia sul lato del servizio di distribuzione che su quello del comportamento del singolo che deve modificare il proprio attuale stile di vita”.
Il Piano è pubblicato, oltre che sul sito della Regione, anche su
sportello rifiuti.