SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE

Scusi lei, quanto costa un sacchetto di patate?

10 Marzo 2008
 
Sono nati in America, si chiamano Farmer Market e sono ormai diffusi anche in Europa, specialmente in Francia e Gran Bretagna. Sono i mercati in cui gli agricoltori vendono direttamente i loro prodotti. Dal 1° gennaio di quest’anno dovrebbe iniziare la loro diffusione anche sul territorio italiano. L’unico per ora attivo e che si può inquadrare a pieno diritto nella categoria dei Farmer Market si trova a Taranto, in Corso Umberto. Tuttavia, in molti Comuni sono avviate da tempo iniziative che potranno inserirsi in questa categoria, come per esempio il Mercatale di Montevarchi. A spingere su questa strada è la Coldiretti, che in questi mesi ha preso contatto e concluso accordi di massima con molti Comuni per l’istituzione di un Farmer Market. Anche il Mercato degli Agricoltori di Taranto nasce su iniziativa della Coldiretti e della sua iniziativa “Campagna amica”. Sull’onda di questa iniziativa, gli agricoltori tarantini e i consumatori hanno pensato che potesse essere opportuno creare una realtà sempre attiva, aperta tutti i giorni della settimana, o quasi. È nato così il mercato di Corso Umberto 121, aperto da lunedì a sabato, e voluto da Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori, Adoc, Adiconsum, Federconsumatori, Codacons e Adusbef. Al Mercato degli Agricoltori, i consumatori potranno degustare e acquistare tutti i prodotti locali di eccellenza come gli ortaggi, la frutta di stagione, gli olii, i vini, i formaggi, il miele, le confetture i sott’oli e tantissime altre produzioni locali. Ma il mercato tarantino vuole essere anche un’esperienza di conoscenza: imparare la stagionalità dei prodotti, conoscerne il processo produttivo, il valore nutrizionale, le ricette e molto altro ancora, con l’obiettivo di valorizzare la produzione locale. A Montevarchi non si può parlare di un vero e proprio Farmer Market, ma l’operazione del comune aretino ha una valenza anche storica. Il Mercatale di Montevarchi risale all’origine medioevale del borgo ed era un luogo di scambio di eccellenza dove dal Valdarno, dal Trasimeno, dalla Val di Chiana, dalla Val Tiberina e dal Casentino affluiva la produzione agricola del territorio. Scomparsa la tradizione nella seconda metà del secolo scorso, oggi la ricchezza delle colline tra Firenze, Siena e Arezzo ha portato al recupero di questa interessante esperienza di mercato contadino che si svolge ogni secondo sabato del mese. L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione, nella cornice di piazza Varchi, i banchi per l’esposizione di una sessantina di produttori che vendono olio d’oliva, vino, polli del Valdarno, castagne, fagioli bianchi, salumi. Non solo, ma accanto a questi si possono trovare anche prodotti di contadini, pastori, privati dediti alla raccolta su terreni incolti di nocciole, funghi, lamponi, fragoline di bosco e, addirittura, ciliegie tardive di Gorgiti che, sempre più rare, maturano a fine giugno. Del ritiro di questi prodotti si occupa l’associazione Agricoltori Custodi. Il fenomeno Farmer Market sta comunque dando i primi segnali di sviluppo. Non sempre le iniziative sviluppate hanno la cadenza del mercato di Taranto e si svolgono solo per pochi giorni la settimana o con cadenze mensili. Ma è pur sempre un primo passo e in tutti i casi i Comuni si sono impegnati in prima persona assieme alla Coldiretti. Per esempio a Marliana, in provincia di Pistoia, la sede del farmer market è stata assegnata dal Comune in comodato gratuito ed è un vero e proprio punto vendita degli agricoltori locali. A Monselice, nel padovano, il “Mercato” della freschezza”, attivo ogni sabato e lunedì e mercoledì pomeriggio e in cui operano 30 aziende agricole della zona, è ospitato in uno stabile del Comune, l’ex macello, restaurato di recente. Altri esempi si trovano nelle vie e nelle piazze di Bari (si chiama Masserie Amiche), Torino (Oasi dei prodotti tipici della campagna piemontese), Trento (Mercato contadino), Vignola (Mercato contadino). Come detto, Coldiretti è impegnata<
Leggi anche...
FUTURO

Due giornate di lavoro in programma il 28 e 29 novembre per rilanciare l'impegno del Comune sul tema.

AGEVOLAZIONI

Maggiore flessibilità e anticipo dei pagamenti a Ottobre 2018 per favorire agricoltori in difficoltà.

Il Consiglio regionale ha approvato l'istituzione della Banca della Terra, un inventario dei terreni incolti che chiederà ai Comuni di segnalare per affidarli ai giovani per il rilancio dell'agricoltura

Strategie Amministrative online,
periodico di informazione registrato
al Tribunale di Milano al n° 328/2002
in data 27 maggio 2002
ANCILAB © Copyright 2024 - P.Iva 12790690155