SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
Musei e cultura

La Grande Brera: proiezioni di indotto a 1,5 miliardi di euro

24 Giugno 2025
 

Pochi giorni fa, la Pinacoteca di Brera ha presentato lo studio condotto da Makno sull’impatto sociale, ambientale ed economico della Grande Brera. L’istituzione, guidata dal direttore Angelo Crespi, si è consolidata lo scorso anno con l’inaugurazione di Palazzo Citterio, che si aggiunge agli edifici storici – la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Accademia di Brera, l’Osservatorio Astronomico, l’Orto Botanico e l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Definendosi come un «polo culturale d’eccellenza internazionale», la Grande Brera prende il suo nome da un progetto degli anni Settanta dei soprintendenti Gian Alberto Dell’Acqua e Franco Russoli nato con l’idea di espandere le collezioni preesistenti. Accanto ai capolavori dell’arte antica, si affiancano le collezioni di arte moderna e contemporanea di Palazzo Citterio, inaugurato nel mese di dicembre scorso, sede di esposizioni permanenti e temporanee. 

Al pari di altri esempi internazionali, anche Brera si sta configurando sempre più come un museo di brand e come polo artistico. A tal proposito, l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha affermato che «La ‘Grande Brera’ non è solo un polo culturale, ma un sistema integrato, un modello di governance e un brand riconosciuto a livello internazionale. È un patrimonio vivo che genera valore economico, culturale e sociale. Rafforza l’identità della Lombardia e la proietta tra le capitali culturali più dinamiche d’Europa». 

Il report di Makno sull’impatto della Grande Brera

Lo scorso 18 giugno è stata presentata la ricerca di Makno, azienda qualificata nella consulenza strategica, che ha analizzato l’impatto della Grande Brera e i possibili scenari futuri. Sono stati considerati, ad esempio, variabili come il valore e la riconoscibilità dell’istituzione, la posizione centrale rispetto alla città, il suo rapporto con il contesto e l’unione tra tradizione e innovazione. Un contributo è sicuramente stato dato dalla nuova visual identity, che ha come simbolo un ottagono verde ottanio, ricorrente sia nel cortile della Pinacoteca di Brera che nello stesso Palazzo Citterio. 

Alcuni degli obiettivi integrati definiti da Makno e dalla Grande Brera riguardano la ricerca di strumenti per far crescere ulteriormente l’istituzione e soprattutto la scelta di modalità di monitoraggio per consolidare l’identità che si affiancano alla valutazione dell’impatto sulla città. Tra le proiezioni, emerge un indotto nel medio termine su Milano di ben 520 milioni di euro – analogo all’apertura del Guggenheim di Bilbao con 695 milioni di dollari – che potrebbero aumentare in un anno a 1,5 miliardi, portando Milano ad incrementare anche il suo valore culturale. La Grande Brera, secondo l’indagine di Makno, è destinata ad un futuro brillante, in grado di trasformare l’istituzione in un punto di riferimento internazionale e in modello innovativo a cui ispirarsi.

(Martina Pappalardo)

 

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