Il 20 maggio ricorre la Giornata mondiale delle api, un'occasione per ricordare la drammatica situazione in cui si trovano anche nella nostra regione. Secondo i dati forniti dagli apicoltori lombardi e diffusi da Greenpeace, si stima una perdita di oltre 12 milioni di api sparite nel nulla. "Continuiamo a registrare il terribile fenomeno degli spopolamenti degli alveari che, oltre alle api mellifere, riguarda in maniera diversa tutti gli insetti impollinatori. Nella sola Lombardia “quest’anno sono circa 650 gli alveari di cui c’è evidenza degli spopolamenti, monitorati dai Tecnici di Apilombardia su segnalazione dei propri associati e distribuiti nelle province di Cremona, Mantova, Lodi, Pavia, Bergamo, Milano e Monza-Brianza. Verosimilmente, però, questa è solo la punta dell’iceberg. Si tratta di api che hanno lasciato i loro alveari in cerca di polline e nettare per la sussistenza della colonia e la produzione di miele, ma che non vi hanno fatto più ritorno. A ucciderle sono stati i pesticidi usati nell’agricoltura intensiva”, ha spiegato Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura di Greenpeace Italia.
La necessità di un dialogo con il mondo agricolo
“Il protocollo operativo contro gli spopolamenti, che è in vigore in Lombardia dal 2021, ci ha permesso di supportare gli apicoltori danneggiati e di collaborare prontamente con i servizi veterinari e con il Corpo forestale per individuare gli spopolamenti e procedere alla raccolta di campioni per le analisi”, spiega Larissa Meani presidente di Apilombardia. “Ma le analisi evidenziano la presenza nel polline di numerosi principi attivi pericolosi per le api e per gli insetti pronubi. Rinnoviamo la speranza di un dialogo con il mondo agricolo, con l’obiettivo comune di un’agricoltura amica delle api e in equilibrio con l’ambiente”. Del resto, gli apiari coinvolti negli spopolamenti si trovano in aree caratterizzate da coltura intensiva di mais, in gran parte destinato a diventare mangime per gli allevamenti intensivi. Queste zone sono state oggetto di un’intensa attività agricola, spesso con interventi di diserbo chimico in pre-semina, in una situazione meteorologica caratterizzata da temperature sopra le medie stagionali, vento e clima secco. I diserbanti chimici impiegati finiscono spesso per depositarsi anche sulla vegetazione circostante ai campi, dove gli impollinatori vanno in cerca di cibo e acqua. Alle operazioni di diserbo e di lavorazione del terreno sono seguite le semine, concentrate anch’esse in poche settimane sulla quasi totalità dei terreni della zona, e con l’utilizzo di sementi trattate con pesticidi, ovvero “conciate”. Anche questa operazione può portare alla deriva dei prodotti concianti sulla vegetazione spontanea che viene bottinata dalle api. Il glifosate, in particolare, per il quale quest’anno si dovrà decidere se rinnovare o meno l’autorizzazione al suo impiego nell’Unione europea, rimane presente nell’ambiente durante tutto il periodo di raccolta determinando un’elevata esposizione degli insetti all’erbicida”.
A Milano una città degli insetti
A Milano, nell’Oasi della Martesana, è possibile far visita alla Città degli Insetti donata da DHL Global Forwarding, la società del Gruppo Deutsche Post DHL specializzata nel trasporto merci di grandi dimensioni su scala globale. Una Bug City, assieme a due stagni, che permetterà agli insetti impollinatori (le api solitarie) di riprodursi e migliorare la biodiversità dell’area. L’inaugurazione si è tenuta sabato 14 maggio e questa Città degli insetti ha permesso all’Oasi di arricchire la sua funzione didattica, espletata dai volontari del WWF mediante visite guidate con la popolazione e le scuole. L’Oasi della Martesana è un’area naturalistica di 30 ettari tra i comuni di Melzo e Pozzuolo Martesana. Negli stagni sono già state messe a dimora varie specie di piante acquatiche (menta acquatica, ranuncolo strisciante, giaggiolo acquatico, campanellino palustre, ecc.), in attesa che si popolino in modo spontaneo di fauna autoctona anfibia (rane, rospi, tritoni). Questa collaborazione tra DHL Global Forwarding e WWF s’inserisce all’interno della Sustainability Roadmap, il più ampio progetto del Gruppo Deutsche Post DHL che mira all’annullamento delle emissioni dannose prodotte dall’industria logistica entro il 2050. (VV)