Con decreto 12 agosto 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 settembre, Il Ministero dello sviluppo economico promuove sul territorio nazionale “la realizzazione delle c.d. Case delle tecnologie emergenti, di cui al decreto ministeriale 26 marzo 2019, con lo scopo di supportare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico finalizzati allo sviluppo di prodotti, processi, servizi o modelli di business e organizzativi relativi alle tecnologie emergenti quali blockchain, intelligenza artificiale, internet delle cose (IoT) e tecnologie quantistiche, grazie all'uso e allo sviluppo delle reti mobili ultra veloci (5G) e alla ricerca sulle reti mobili di nuova generazione (6G)” (Articolo 1).
Gli interventi previsti dal decreto sono rivolti ai Comuni, quali soggetti beneficiari, ove sia presente una rete a banda ultra larga in tecnologia mobile 5G. Il decreto specifica che i Comuni si muoveranno in qualità di capofila di un partenariato composto da universita' e/o centri di ricerca italiani e imprese, piccole e medie imprese e/o start up costituite italiane o con una sede operativa sul territorio italiano.
Il partenariato avrà il compito di sviluppare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico all'interno della Casa delle tecnologie emergenti, “finalizzati a coniugare le competenze scientifiche dell'universita' e dei centri di ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori che si ritengono strategici al fine di aumentare la competitivita' dei territori”.
Saranno messi a disposizione 80 milioni di euro per finanziare questi interventi e il Ministero procedera' alla selezione delle proposte progettuali mediante l'indizione di un avviso pubblico, entro 60 giorni a partire dalla pubblicazione del decreto.
I progetti finanziati avranno durata biennale a partire dalla firma della Convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e i beneficiari aggiudicatari del finanziamento.
(SM)