Il calo delle entrate degli Enti locali non è un problema solo italiano, stando al report di Moody’s, Public Sector Europe, pubblicato il 1° luglio.
Il calo, tra quest’anno e il prossimo, sarà senza precedenti per il settore pubblico delle cinque principali economie europee, con il conseguente risultato per gli enti locali di una crescita significativa del loro indebitamento. La riduzione complessiva delle fonti di entrata per regioni ed enti locali in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito si assesterà attorno a 77 miliardi di euro, pari al 6% delle entrate correnti aggregate nel 2020.
Secondo Massimo Visconti, vice president-senior credit officer e coautore della pubblicazione, “il supporto finanziario fornito dai vari governi attenuerà solo parzialmente le minori entrate per gli enti del settore pubblico locale”.
Stando alle stime di Moody’s, i laender tedeschi saranno i maggiormente colpiti quest’anno, con una perdita al netto delle misure di sostegno governativo pari al 5% delle entrate correnti, seguiti dagli enti francesi al 4% e da quelli italiani al 3%, mentre per le regioni spagnole e gli enti locali del Regno Unito la perdita si attesterà attorno all’1%.
Complessivamente, l’impatto sui bilanci varierà in funzione della sensibilità delle entrate locali al ciclo economico, della flessibilità fiscale a disposizione degli enti e delle misure eccezionali attuate nei singoli paesi. Gli enti del settore pubblico assorbiranno lo shock anche attraverso la loro flessibilità di bilancio e la contrazione temporanea degli investimenti. L’Iva e l’Irpef saranno le più colpite ma caleranno anche altre fonti di entrata quali affitti, parcheggi e introiti del trasporto pubblico. Interventi sul lato della spesa da parte degli enti e trasferimenti statali una tantum compenseranno i maggiori costi emersi per far fronte alla pandemia. “L’impatto sui bilanci causato dal coronavirus porterà ad un aumento dell’indebitamento per gli enti del settore pubblico quest’anno e il prossimo”, aggiunge Visconti.
Il ricorso all’indebitamento per il finanziamento di infrastrutture e per il rifinanziamento dei debiti in scadenza crescerà significativamente nel 2020, invertendo un trend discendente in corso da alcuni anni. Moody’s stima in 285 miliardi di euro il nuovo debito che verrà contratto nel 2020 rispetto ai 186 miliardi del 2019, guidato principalmente dai laender e dai comuni tedeschi. Negli anni successivi il debito crescerà a ritmi inferiori a seguito della ripresa del ciclo economico. Mentre i laender tedeschi continueranno a utilizzare in via prioritaria il mercato dei capitali per i loro fabbisogni di finanziamento, gli enti locali in Francia, Spagna, Italia e Regno Unito si rivolgeranno prevalentemente a istituzioni pubbliche.
(SM)
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