Su internet è possibile consultare una mappa della larghezza dei marciapiedi nelle città italiane (qui). Ne dà notizia la rivista GEOmedia, precisando la mappa è solo uno strumento indicativo poiché i dati su cui si fonda sono estrapolati dal portale Open Data nazionale e vengono da fonti diverse con aggiornamenti diversi (dal 2012 al 2019). Inoltre, non sono stati presi in considerazione fattori importanti come gli ostacoli sui marciapiedi.
Tuttavia, il progetto è di certo interessante soprattutto se visto alla luce del coronavirus e della distanza di sicurezza che si puo’ mantenere sui marciapiedi delle città. Il progetto è utile, inoltre, per la pianificazione degli spazi urbani e della smart city. Per esempio, nel caso di installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche, che normalmente vanno realizzate sui marciapiedi a fianco delle aree di sosta delle autovetture, è indispensabile mantenere il libero passaggio per i portatori di handicap.
La mappa, come detto, mostra la larghezza delle aree pedonali e le aree critiche in cui il distanziamento sociale non è applicabile. A tal fine individua 5 diverse tipologie di distanziamento: molto difficile (meno 2 metri), difficile (fra 2 e 4 metri), possibile (fra 4 e 6 metri), facile (fra 6 e 8 metri) e facilissimo (più di 8 metri).
(SM)